L’Italia intera lo tira per la giacchetta. Da mesi. Lui per ora riflette, si divincola, valuta le offerte, prende tempo. Insomma li fa cuocere tutti. Poi parla col suo manager Bozzo e spiega che è pronto a tutto «anche a restare fermo per un po’, se non sarà convinto del progetto». Walter Mazzarri dopo il suo addio al Napoli si gode un po’ di riposo nella sua Empoli, in compagnia della moglie e del figlio. «L’ultima parola sul mio futuro la dirò io», dice facendo capire al suo procuratore che non sarà una scelta semplice la sua.
È probabile che si tratti di una strategia per alzare il prezzo o per prendere altro tempo, perché «all’asta» partecipano in questo momento tutti i grandi club d’Italia: l’Inter, il Milan e la Roma. C’è poi l’estero in fila per lui: il Malaga per esempio che saluta Pellegrini ma anche l’Anzhi che sta per separarsi dal maestro Hiddink. Insomma, passando persino da Israele (il Maccabi Haifa si è spinto a offrire un triennale da 4 milioni, forse l’ingaggio più alto rispetto alle altre concorrenti) c’è tutto il gotha del calcio che sogna di avere il toscano in panchina. Di recente ci sarebbe stato anche l’interessamento del Paris Saint-Germain.
Voci. Tante. Il sogno di Mazzarri resta, comunque, l’Inter che ha iniziato a interessarsi a lui otto mesi fa. Stramaccioni difficilmente resterà al suo posto. Sarebbe il club nerazzurro la prima scelta del tecnico di San Vincenzo, tanto che in giro ci sono persino suggestive visioni di incontri romani con il direttore generale dell’Inter, Branca.
Avercene, di problemi simili. Tutti lo vogliono e tutti promettono. Ma intanto lui prendere tempo perché adesso è il momento di battere il ferro, quindi di darsi un tono. L’asso di briscola di questo valzer incredibile di panchine che si annuncia in queste settimane è proprio Mazzarri. Molto più di Allegri. E anche questa per Walter è un’altra soddisfazione.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
