C’è la fila per re Edi. Una fila virtuale, però, perché nessuno si è ancora fatto vivo allo sportello di De Laurentiis. All’alba dell’ennesimo giorno di questa maratona estenuante c’è una sola certezza: entro il 20 luglio si decide il destino di Cavani. Il resto è dubbio, suspense, attesa. E soprattutto tanti bluff come in un tavolo da poker. Neanche ieri infatti il Chelsea e il Napoli hanno trovato un’intesa, e dunque nonostante il mal di pancia, Edinson, in vacanza a Salto, è ancora un giocatore del Napoli. Per il presidente De Laurentiis la vicenda è chiara e non ha bisogno di comunicati per smentire o confermare le voci: senza un club che paga la clausola, l’uruguaiano resta a Napoli anche la prossima stagione.
Ma il Matador, il suo entourage e mezzo Regno Unito sono convinti che l’affare si chiuderà in senso positivo, ossia che il Chelsea avrà Cavani. Ma Edi ora ha fretta e teme che il Chelsea, dinnanzi alla presa di posizione del Napoli, preferisca virare altrove. I blues nelle ultime ore hanno contattato Hulk e Rooney. Vedremo, perché intanto nella lista dei pretendenti si inserisce, secondo la stampa transalpina, ancora una volta l’emiro del Qatar, Al-Thani che sembra avere la moneta giusta per assicurarsi le prestazioni del fuoriclasse. Per il patron del Psg ogni cosa è possibile: ha pagato 40 milioni Pastore, e lo scorso anno per assicurarsi ha staccato un assegno da 250 milioni per gli acquisti dei vari Thiago Silva, Ibrahimovic, Lavezzi, Lucas, Verratti. Laurent Blanc, il neo tecnico dei parigini, ieri in conferenza stampa si è persino sbilanciato: «Sarebbe un sogno per me allenare Cavani, uno dei più grandi attaccanti del mondo. Lo adoro. Se viene non lo so, però so che Leonardo sta lavorando a un grande colpo». Ovvio, quando ci sono di mezzo i petroldollari di Al-Thani ogni cosa è ancora possibile. A metà pomeriggio, ieri, è sembrato persino che l’affare stesse per andare in porto: un paio di entusiaste tv francesi hanno dato addirittura l’annuncio, Cavani al Paris Saint-Germain in cambio di 59 milioni di euro. Notizia infondata. In realtà le trattative con lo staff di Cavani sono quasi inesistenti. Anche perché a Triulzi e Anellucci non va a genio di passare per chi va in giro per l’Europa a offrire il Matador al miglior offerente: i due hanno parlato e raggiunto un accordo prima col Real e poi col Chelsea. E il Psg non ha il gradimento di Cavani; considera il campionato francese un torneo modesto. E su questo punto, è stato chiaro.
E allora, preso atto della situazione, è rimasto solo il Chelsea. Ma Abramovich tentenna ancora, inseguendo una strategia che non è chiara a nessuno. Il Napoli fa muro e De Laurentiis non capisce perché debba incontrare i manager del bomber di Salto. Il presidente è triste, comunque vada: lui Cavani non vorrebbe cederlo, è un pezzo del suo cuore. Edi, intanto, segue tutto con la massima attenzione: attende notizie dai suoi agenti. Voleva rientrare prima, per avere il faccia a faccia con il patron. Ma poi ha desistito, anche perché gli agenti gli hanno sconsigliato il passo. «Ci pensiamo noi», lo hanno rassicurato. E allora Cavani minaccia, o lascia intendere, che a Dimaro potrebbe non presentarsi il 21 luglio, il giorno in cui Benitez lo attende per la ripresa degli allenamenti. Sarebbe davvero una svolta clamorosa. Quasi inattesa.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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