Terremoto in casa Juve Stabia, i patron Giglio e Manniello minacciano di lasciare il club. Motivo dello scatto d’ira dei due presidenti gialloblu è l’interrogazione presentata dai sei consiglieri comunali stabiesi in merito ai costi di gestione dello stadio Romeo Menti. «È assurdo, scopro quotidianamente con non poca meraviglia che qui a Castellammare vi è qualcuno che non ama la Juve Stabia – tuona Franco Manniello –, eppure la nostra società rappresenta in questa fase il modello aziendale stabiese di maggior successo in ambito nazionale. Rappresentiamo con orgoglio la nostra città in un campionato impegnativo come la serie B raccogliendo complimenti anche in templi del calcio come l’Olimpico di Torino, forse qualcuno non si rende conto di cosa davvero rappresenti la nostra squadra per la città. Non vi è nulla di più trasparente della nostra formazione, non abbiamo alcun problema a mostrare le fatture dei pagamenti ai consiglieri comunali interessati, anche se loro stessi dovrebbero sapere che queste sono già a loro disposizione presso l’ente comunale. Non solo noi abbiamo ottemperato ai nostri obblighi contrattuali pagando puntualmente sia l’affitto del Menti che le spese di pulizia, guardiania e varie altre, ma negli anni ci siamo fatti anche carico di altri accorgimenti. La verità è che i consiglieri dovrebbero pensare alla politica ed ai veri problemi della nostra realtà cittadina, se poi sono interessati a rilevare il club, io e Franco Giglio siamo disposti a fare non uno, bensì quattro passi indietro. Si punta gratuitamente il dito contro di noi cercando chissà quali fantasmi, intanto nessun esponente dell’imprenditoria locale scende in campo al nostro fianco. Stiamo attraversando un momento molto delicato, dopo l’addio di Bonavita non abbiamo ricevuto alcuna offerta da main-sponsor. Avremmo bisogno di aiuto, non di sterili attacchi che giorno dopo giorno mettono a dura prova la nostra pazienza».
A pesare sulle casse gialloblu è anche l’ingaggio di Tomas Danilevicius. «Vi è grande amarezza nell’apprendere che in questo determinato momento storico c’è chi non è disposto a calarsi nelle vesti altrui. Avevamo proposto all’attaccante lituano una spalmatura dell’accordo in due anni con rinnovo automatico sino al 30 giugno 2014, lui ha rifiutato ed ora ci ritroviamo prigionieri di un contratto pesantissimo per un atleta che non è più una prima scelta. Lo Zar, come Fabio Caserta, è stato inserito tra i calciatori cedibili, vedremo da qui al 31 agosto cosa accadrà». Nessun movimento va invece registrato, almeno per ora, in entrata. «La rosa è completa, in questa fase la nostra priorità è trovare una sistemazione a chi non è più parte integrante del nostro progetto. Se poi nelle ultime ore di mercato dovessimo fiutare un buon affare, ci faremo trovare pronti». Intanto, il Menti ha ricevuto parere positivo dalla commissione prefettizia di vigilanza: il match di Tim Cup del 12 agosto si giocherà regolarmente a Castellammare.
Ieri sera, infine, la squadra di Piero Braglia si è imposta 2-0 sul Gubbio allo stadio Barbetti grazie alle reti di Zito nel primo tempo e Bruno in avvio di ripresa. Positive le prestazioni dei neoacquisti Genevier e Acosty. Stasera alle 20 nuovo test a Spoleto nel «Memorial Pasquino» contro la formazione locale e il Siena.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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