Seconda in classifica a due punti dal Napoli l’Inter di Luciano Spalletti continua a stupire e sarà impegnata domani sera nell’anticipo contro il Cagliari. Il tecnico nerazzurro ha parlato così in conferenza stampa:
“Intanto faccio i complimenti a Vecchi per la Youth League. Spesso mi dà qualche calciatore durante la settimana, è un grandissimo tecnico e collaboratore.
Il gap con Napoli e Juve si è chiuso?
“Adesso la classifica dice che si è chiuso ma tutte le volte c’è da ritrattare la nostra qualità per metterla sul campo. Quel che ho detto della classifica spiega tutto su come dobbiamo cadenzare il gioco e le partite. E’ il nostro motto, non si può abbassare la guardia di un centimetro”.
E’ interessante vedere come ha cambiato Gagliardini. Cosa gli ha detto?
“Noi avevamo bisogno di parlare tra di noi per caprie quale qualità avessimo a disposizone. Mano a mano abbiamo scoperto sempre più vantaggi e secondo me non abbiamo fatto il massimo. Ogni volta tutti ci fanno i complimenti e dicono che stiamo facendo un bel campionato perché non abbiamo mai perso.
Santon?
“Mi verrebbe facile perché oggi i calciatori mi mettono in difficoltà. Ce ne sono diversi pronti per assumersi le responsabilità di chi ha giocato più spesso”.
Quanto è importante Vecino?
“Prima si diceva Gagliardini, ora si dice Matias, ma io ricordo anche gli ingressi di Joao Mario, che hanno dato qualità e la possibilità di portare a casa il risultato. Lo stesso vale per Brozovic con il Benevento. In quel reparto ne abbiamo cinque che potrebbero giocare. Sarebbe più facile con qualche gara in più. Si parla spesso di Dalbert, vi assicuro che il valore di questi giocatori non verrà disperso”.
Gasperini ha detto che davanti viaggiano troppo forte, così si arriva oltre 100 punti. Oggi qual è la quota Champions?
“Difficile dirlo, ma mentre qualche squadra andando indietro si sarebbe potuta mettere comoda in questo caso bisogna andare a vincere le partite perché ne basta uno di risultato buttato e ti ritrovi quinto. Sarà un contributo al dover alzare l’asticella sulla quota massima. C’è da vedere se riusciremo tutte a vincere. Faccio i complimenti all’Atalanta per la qualificazione in Europa League perché aveva un girone tostissimo, Gasperini sa di cosa parla quando dice così e la sua squadra gioca un grandissimo calcio”.
Ci sono punti di forza del Cagliari che potrebbero indurla a cambiare formazione?
“Santon l’ho scelto perché si sta allenando bene e perché ha una conoscenza importante del calcio che vogliamo proporre. Sa attaccare, difendere. Ha piede destro, sinistro, sa imbucarsi. Se poi ci si mette un po’ di fisicità nella composizione della squadra diventa un vantaggio in più perché tanti gol arrivano su palla inattiva. Noi siamo già bravi in generale perché abbiamo una squadra medio-alta, ma se facciamo quei due cambi che ci permettono avere più calciatori di livello come altezza diventiamo immarcabili sulle palle inattive. Spesso teniamo in copertura gente che può fare la differenza in area. Il Cagliari gioca bene a calcio, ha ripartenze brucianti con i due attaccanti vicini che sono stimolati velocemente quando riconquistano palla, per cui nelle transizioni se non siamo alla distanza giusta per soffocare la perdita di palla rischiamo veramente. Sono però concetti che la squadra conosce”.
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