Ancora una volta a tutto campo. Luciano Spalletti e la Roma, innanzitutto: “La nostra corda è tirata al punto giusto, né moscia né sul punto di spezzarsi. Ora andiamo a pizzicarla volentieri. La Roma è una grande squadra, essere a lottare insieme a chi negli ultimi anni è stato sempre sul podio del campionato significa che il lavoro che stiamo facendo è corretto, vuol dire aver ridotto il gap con club come Napoli e Roma”.
LE AVVERSARIE IN EUROPA — Spalletti e le avversarie europee in semifinale: “Non mi interessa esser valutato dalle sconfitte degli altri – ha detto – . Mi interessa che ci siano valutazioni obiettive sul nostro cammino, il nostro lavoro. Quando ti giochi le qualificazioni, deve essere tutto a posto, o almeno nel 90% delle cose. Al Napoli non è accaduto, neppure alla Juve a cui mancano giocatori fondamentali. E neppure a noi contro l’Eintracht, a me quella gara lì non crea alcun imbarazzo per le difficoltà che c’erano. Anzi, è positivo aver evitato il rischio di tirare dentro il momento negativo anche le partite successive, vuol dire che c’è sintomo di professionalità”.
ROMA E TOTTI — Spalletti, la Roma e Totti: “C’è il ricordo di stagioni vissute in maniera molto sentita, è una bella cosa che non dimenticherò mai. Totti dirigente? Alla Roma sanno come fare, mi riesce difficile dare consigli, qualsiasi scelta faranno resteranno società forte”. Spalletti su Lautaro o Icardi: “Stanno bene tutti e due, meriterebbero entrambi di giocare, sarà una scelta coerente”. Su Dzeko e il possibile futuro in nerazzurro: “Preferisco parlare dei miei, è avversario temibilissimo, per il resto chiedete ad Ausilio”. Spalletti e l’Ajax: “Esempio per l’Italia? Da noi si dice che la costruzione dal basso, con il portiere, non funziona”. Proprio Ranieri, in fondo, è uno dei fautori della teoria opposta.
PIZZICATA AL FAIR PLAY — Spalletti e l’affare Zaniolo-Nainggolan: “Fu fatto così per salire velocemente il gradino e colmare il gap rapidamente, non c’è tempo di programmare con calma. Su ogni decisione abbiamo dovuto rendere conto al nostro socio di maggioranza che è il fair play finanziario, siamo stato obbligati a fare operazioni con giovani promettenti come Zaniolo. I sacrifici li abbiamo fatti per portare qui Nainggolan, per fare subito la differenza, per il bene dell’Inter”.
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