Intervenuto alla trasmissione Tutti convocati su Radio 24 il responsabile dello staff medico dell’Inter Piero Volpi ha parlato così:
“Troppi infortuni al crociato oggi? Si gioca troppo e ci si allena meno rispetto a una volta.”
Poi prosegue: “Le aspettative del calcio moderno su questo tipo di lesioni sono di una lesione all’anno per squadra. Il calcio è uno sport traumatico, quindi bisogna aspettarsi che ogni anno ci sia purtroppo – dico purtroppo perché sarebbe bello che non si verificasse – una lesione di crociato per squadra per anno (parlo del professionismo). Da anni si discute su come ridurre questa incidenza: si sono studiati i terreni, le scarpe, le metodologie di allenamento. Negli ultimi anni, però, si è visto che i due fattori più importanti di questa incidenza (che è in aumento, ma costante) sono la fisicità dei giocatori e il rapporto gare-allenamenti. Oggi si gioca molto e ci si allena di meno”.
Sull’infortunio di Ghoulam? “Una volta, diciamoci la verità, le partite erano di meno, la Coppa dei Campioni che si giocava sull’andata e ritorno e non sui gironi, la Serie A con un campionato a 16 squadre e non a 20, che comunque sono 8 partite di meno, voglio dire, sono diverse partite di meno. Le nazionali chiedono i giocatori e quindi si cambia metodologia di allenamento, pensate che squadre come il Napoli, come l’Inter, nelle maggiori squadre italiane a ogni sosta (adesso ne abbiamo una dopo domenica, settimana prossima) vanno via 13, 14, 15 giocatori. Capite che si va in un allenamento diverso, in partite diverse, si continua a giocare, in campionati e in continenti diversi, cambia l’alimentazione, cambia tutto. Quindi perdi quello che è il controllo della prevenzione, il controllo di tutti quelli che sono i fattori che puoi cercare di contenere, quindi vedete che il problema è molto più ampio di quello che si possa pensare”.
Continua: “Sarri ha detto una verità, forse lui la voleva dire più in giustificazione di un risultato magari, oppure di una prestazione che è stata brillantissima per un certo periodo, ma assolutamente sì, forse il fattore più importante è proprio questo, cioè il fatto che oggi giocando per queste squadre domenica-mercoledì o sabato e martedì, oppure addirittura giovedì come giocano stasera le squadre in Europa League e poi domenica, è chiaro che tu hai tempi molto, molto stretti. Tu mandi in campo giocatori che fisicamente sono pronti per giocare la partita però biologicamente non conosci quanto questa fatica possa incidere. E lì basta veramente poco, perché oggi una velocità di cambio di direzione, un inserimento, un taglio ti può lasciare il contatto con il terreno, il tacchetto, il ginocchio, la rotazionalità va fuori controllo e quindi praticamente ti rompi il crociato”.
Poi: “Non potendo toccare i calendari, la mia proposta è quella di aumentare le sostituzioni in partita- Questo deve fare veramente riflettere i nostri dirigenti di tutti i livelli, nazionali e internazionali, cercare di promuovere delle cose logiche che si possono fare. Io proposi già due anni fa, sia all’UEFA sia in Italia – devono farlo però principalmente le squadre superprofessionistiche con i giocatori che giocano tanto – una possibilità di arrivare anche a 5 sostituzioni, con 2 nell’intervallo, di modo che non vai a incidere sulla lungaggine dei tempi di cambio. Però devi dare agli allenatori e ai giocatori la possibilità, se vedi un giocatore stanco, come nel basket, di sostituirlo”.
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