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Inter, parla Icardi: “Dal Barcellona alla Sampdoria, ho affrontato un lungo percorso. Amo segnare alla Juve”

L'attaccante nerazzurro parla a tutto tondo della sua carriera

Attraverso i microfoni di Inter Tv Mauro Icardi racconta il suo arrivo in Italia dal Barcellona e tutto ciò che sta accadendo. Ecco le sue parole:

DERBY VINTO 3-2 – “Grandissima partita. Segnare una tripletta è stata un’emozione indescrivibile, unica vincere così all’ultimo minuto. Poi avevo ancora il rammarico di aver sbagliato il precedente rigore e del 2-2 dell’anno passato… L’affetto dei tifosi dopo queste vittorie è la cosa più bella”.

‘ESSERE TAMARRO’ – “Mi piace guidare, sono abituato a guidare macchine molto veloci. Ho fatto un nuovo tatuaggio per Isabella che è la più piccola. Mancava solo lei, Wanda me lo chiedeva sempre. Tamarro? A me lo dicono perché mi piacciono le auto sportive, gli orologi, e i compagni ci scherzano su. Ma in realtà non so nemmeno cosa significhi. Se devo essere sincero, amo vestirmi bene e sono tutt’altro che tamarro. I capelli biondi? Dovevamo registrare un’intervista in Argentina e mi sono fatto biondo perché Wanda e Susanna lo erano. Mi piace come mi sta il biondo, anche a Wanda, ma era solo per quell’intervista e l’ho tolto subito. E’ stato un po’ uno shock. Tamarro come Nainggolan? Come giocatore mi piace molto, ma la cresta non me la farei (ride, ndr). A me piacciono così con la riga, poi ho visto che tantissimi bambini hanno copiato questo look e allora non posso più cambiarlo”.

PASSIONE PER I CAPPELLI – “Non so da dove nasce questa passione, ma li uso fin da piccolo. Oggi ne ho tantissimi diversi, mentre magari prima ne avevo solo uno”.

FANTACALCIO – “Non ci ho mai giocato, ma lo conosco. Qui in Italia ci giocano tutti. Se io mi comprerei? Sinceramente non lo so, ma tutti mi dicono che spendono tantissimi soldi per me. Magari comprerei Immobile visto che sta facendo tantissimi gol”.

ARGENTINA – “Ringrazierò sempre l’Italia per quello che ha fatto per me, ma io mi sento argentino e non ho mai pensato di giocare per gli Azzurri. Giocare per l’Albiceleste è bellissimo, tornarci dopo tanto tempo e qualificarci al Mondiale è stato un sogno. Ho fatto tanto in questi 4 anni per l’Inter e mi sono guadagnato anche il posto in Nazionale”.

CONCORRENZA CON DYBALA – “E’ un grande amico, ha iniziato molto bene, ma è un tipo di giocatore diverso da me. Non si trova uno con le sue caratteristiche che faccia tanti gol”.

DAL BARCELLONA ALLA SAMPDORIA – “E’ vero che ho dovuto cercarla su Google ai tempi, non la conoscevo. Qualche compagno al Barça scherzava sul fatto che andassi a giocare con Cassano e Pazzini… E’ stata una scelta anche per via del mio stile di gioco: al Barça si giocava in un altro modo nel quale non mi trovavo bene, invece in blucerchiato mi sono trovato subito bene anche grazie a Obiang”.

VITTIMA PREFERITA – “Amo fare gol alla Juventus, che è una rivale dell’Inter. Con loro è un classico del calcio italiano. Ho segnato contro di loro sia con la Samp che con la maglia nerazzurra”.

L’IMPORTANZA DELLA SCUOLA – “A scuola andavo bene, anche perché mia madre mi diceva che se non fossi stato bravo a scuola poi non sarei potuto andare a giocare a calcio. E a volte finivo in punizione…”.

ARGENTINA MONDIALE NEL 19886 – “In finale segnarono Burruchaga, Brown – che fu anche un mio allenatore – e Valdano. Mia nonna ha avuto in braccio Valdano, che segnò nella finale, perché è molto amica della sua famiglia”.

CALCIO OLTRE ALL’INTER – “Guardo le partite importanti, ma non le guardo tutte anche perché con 5 bimbi a casa è dura… Succede di guardarle con Valentino visto che il calcio gli piace molto, ma da solo non mi capita di vedere partite”.

MUSICA – “Non ho un genere preferito, ascolto reggaeton, rock argentino, cumbia e folklore. Non ho un cantante preferito e non canto sotto la doccia. Tante canzoni mi rimangono dentro per i momenti vissuti, ad esempio quelli con Wanda o con i famigliari. ‘Pazza Inter’? A me piace tantissimo. E c’è Valentino, tifosissimo nerazzurro, che diventa matto. Ma anche ‘C’è solo l’Inter’ è un bellissimo pezzo: sono i due migliori della Serie A”.

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