Si gioca la finale di Coppa Italia in uno stadio Olimpico che contiene 35.000 tifosi rosanero, gioiosi e festanti in attesa di assistere alla partita.
Dopo neanche un minuto il Palermo crea la prima occasione della partita, Hernandez ruba la palla a Lucio e davanti a Julio Cesar tira ma il pallone si ferma sull’esterno dela rete.
L’Inter sembra in grande difficoltà contro la compagine di Delio Rossi che aggredisce gli spazi e riparte in contropiede.
Il più attivo dei rosanero è Javier Pastore che con una bella triangolazione con Ilicic supera la difesa nerazzurra, però controlla male il pallone e viene anticipato all’ultimo respiro dal portiere dell’Inter. Successivamente Pastore ci riprova con un tiro dalla distanza che si spegne, però, sopra la traversa.
La partita sembra indirizzarsi a favore dei palermitani, però, l’Inter alla prima occasione sblocca il risultato, Sneijder ruba palla serve Eto’o che con freddezza batte l’incolpevole Sirigu
Il Palermo non si abbatte e crea una clamorosa palla gol: tiro di Balzaretti, batti e ribatti, la palla va ad Hernandez che conclude a rete ma viene fermato da Julio Cesar.
La ripresa inizia con un Palermo molto aggressivo che cerca di creare difficoltà alla difesa nerazzurra ma manca solo la precisione per realizzare il pareggio.
Al 52′ Pastore confeziona una palla filtrante per Hernandez, però, viene anticipato da Julio Cesar che al sessantesimo compie un vero miracolo su un colpo di testa di Miccoli e devia in calcio d’angolo. L’ingresso del “Romario del Salento” ha creato scompiglio alla difesa dell’Inter che non sapeva come anticipare le sue mosse.
Come nel primo tempo, il Palermo attcca e l’Inter colpisce ancora con Eto’o; azione fotocopia del primo vantaggio dei nerazzurri, assist di Sneijder, Eto’o sferra un potente rasoterra che batte Sirigu.
Sembra che il secondo gol abbia stroncato le velleità dei rosanero, che non riescono a reagire al doppio svantaggio; anzi i nerazzurri sfiorano la terza marcatura con Sneijder: tiro a giro e miracolo di Sirigu.
Il finale è al cardiopalma; gol del 2-1 dei rosanero, calcio d’ angolo di Miccoli e colpo di testa di Munoz che riapre le speranze dei siciliani. Lo stesso difensore argentino, però, si fa espellere per doppio giallo, procurando una punizione che Eto’o manda sulla traversa.
Al novantaduesimo arriva la doccia fredda per il Palermo, Pandev ruba la palla a Cassani, mette il pallone in area e Milito batte Sirigu per la terza volta, al fischio finale si scatena la gioia dei giocatori di Leonardo e da contraltare il pianto disperato di Miccoli, Delio Rossi e di tutta la compagine palermitana.
Alessandro Sacco
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