Giuseppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky.
“Come cittadino, dico che siamo in una situazione di emergenza e dobbiamo avere grande rispetto della tutela della salute. Da dirigente sportivo, dico che ci siamo trovati dinanzi a questa repentina decisione della Lega Calcio. Sono preoccupato perché dovesse essere firmata la proroga del blocco fino al’8 maggio nelle regioni a rischio, mi chiedo come verrà gestito il calendario. Siamo in una situazione di difficile gestione, il criterio adottato per questa giornata dovrà essere adottato anche la prossima domenica”.
Lunedì vi riunirete in Lega?
“Quello che come Inter abbiamo chiesto è convocare un Consiglio straordinario, i temi da discutere sono tanti e delicati e devono salvaguardare il giusto equilibrio e la competitività del nostro campionato”.Questa decisione condiziona la regolarità della Serie A?
“Il primo obiettivo è la salute del cittadino. Poi quando torniamo a parlare di calcio dico che bisogna rispettare valori per garantire una sana competitività. Io in questo momento sono preoccupato anche in vista della prossima giornata e, soprattutto, perché c’è un calendario ricco di impegno. La Lega giovedì ha emanato un comunicato nel quale diceva che le porte chiuse fossero un sacrificio necessario e io non vedo altre vie d’uscita. Per questo, abbiamo chiesto un’Assemblea e quindi un Consiglio straordinario”.Però giovedì avete giocato a porte chiuse e domani non è possibile?
“La Lega ha deciso così, prendiamone atto. Questa scelta non riguarda solo Juventus-Inter, ma anche altri 4 match. Si prende una decisione all’ultimo momento e si poteva evitare. Ma non è il momento di far polemica: sono preoccupato per il futuro. Si poteva evitare di arrivare a questa decisione all’ultimo momento”.Perché la UEFA è riuscita a imporsi a giocare col Ludogorets e la Lega Serie A no?
“Non voglio aprire una polemica. Il principio è rispettare le tifoserie e la salute dei cittadini, poi tutto poteva essere gestito meglio”.
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