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Inter, Inzaghi: “Male l’approccio, per vincere lo scudetto serve un altro atteggiamento”

Simone Inzaghi bacchetta i suoi dopo l’1-1 sul campo del Torino: “Nel primo tempo il Toro ha fatto meglio come aggressività, anche se Berisha ha fatto due interventi strepitosi – ha detto il tecnico dell’Inter analizzando il match ai microfoni di Dazn -. A inizio secondo tempo siamo entrati in campo con un altro piglio, meritavamo il pari prima e se lo avessimo fatto potevamo anche vincerla. Abbiamo qualche attenuante, ma non sono contento dell’approccio. Per vincere lo scudetto dobbiamo entrare in campo con un altro atteggiamento”.

Contro i granata è mancato Brozovic e non solo: “Abbiamo perso forza, energie e alcuni giocatori importanti in un momento chiave della stagione, questo è chiaro ma non deve essere un alibi. Abbiamo dieci finali da giocare, più la semifinale di ritorno di Coppa Italia. Ora dobbiamo recuperare qualche giocatore e qualche energia”.

Il momento, comunque, non è dei migliori: “Abbiamo fatto 6 punti nelle ultime 6, abbassando la nostra media, però preoccupazione non c’è. Ora abbiamo la possibilità di allenarci meglio e con più continuità, analizzando con calma quello che è mancato. C’è sicuramente tanta stanchezza fisica e mentale, ma siamo l’Inter e possiamo fare meglio. Non penso che il ruolo di favorita ci abbia dato alla testa, abbiamo fatto ricredere tutti rispetto a quello che si diceva a inizio stagione e ne siamo orgogliosi. Ci sono tante squadre forti e attrezzate là davanti, noi non ci tireremo indietro, poi vedremo come finirà”.

Secondo Inzaghi a togliere carica alla squadra, più che il derby perso in rimonta, è stata l’Europa: “La sconfitta col Milan non ci ha tolto certezze, sappiamo come è andata quella partita, probabilmente doveva andare così. Il doppio confronto col Liverpool invece ci ha tolto qualcosa, ma lo abbiamo voluto a tutti i costi e abbiamo anche qualche rimpianto. Se rimpiango di onn aver cambiato Sanchez? Io ho molta cura degli ammoniti, ma non sono pentito di non averlo tolto, perché in quel momento ci stava dando tanto. A volte è facile parlare alla fine, ma noi dobbiamo prenderci responsabilità tutti i giorni”.

Infine una risposta alla domanda sul rigore non dato ai granata: “Vedo che colpisce il piede e poi la palla, l’arbitro era lì e ha valutato. Noi abbiamo già pagato a caro prezzo, io l’ho pagata con l’espulsione con la Juve e la squalifica nel derby. Le valutazioni fatele voi che siete più bravi”.

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