Antonio Conte va dritto al punto. Che fosse scontento per la tempistica della costruzione della sua Inter, era noto. Che lo esplicitasse senza mezze misure, era invece meno prevedibile. Il punto di partenza è la questione Lukaku, attaccante che lui ha chiesto come rinforzo: “Lukaku è un giocatore dello United, questa è la realtà e la verità. Mi piace questo giocatore, provai a portarlo anche al Chelsea. Ma oggi è un giocatore del Manchester, dobbiamo avere rispetto. E’ giusto non parlarne. Lo considero importante per noi, per migliorare. Ma allo stesso tempo c’è un mercato, sappiamo bene qual è la nostra situazione, vediamo cosa accadrà”. E qui Conte scende nel dettaglio: “Sicuramente non è semplice trovarsi in questa situazione con l’organico, anche perché questa tournée è impegnativa, bisogna giocare ogni tre giorni contro Manchester, Juventus e Psg. Ma il piano precampionato era stato già organizzato prima del mio arrivo. Un po’ in difficoltà lo siamo, inutile nascondersi. Ci sono situazioni in entrata e in uscita importanti, siamo un po’ in ritardo”.
Conte batte il tasto sui giocatori in uscita. Prima ribadisce: “Icardi è fuori dal nostro progetto, il club è stato chiaro. E il fatto che Nainggolan sia qui non cambia nulla: tutto confermato, anche lui è out”. E ancora: “Siamo partiti con grande entusiasmo, grande voglia. Detto questo, le difficoltà ci sono, sono importanti. Se devo essere onesto, siamo un po’ in ritardo sulla tabella di marcia che ci eravamo prefissati. Dovremo accelerare, siamo stati molto chiari nel preparare un piano. E invece soprattutto in uscita siamo in ritardo, qui non è uscito nessuno. Dobbiamo dare un’accelerata tutti, c’è tanta strada da fare, una strada bella in salita”. Conte ribadisce il concetto: “Abbiamo necessità di snellire il gruppo, di creare un gruppo. Ho parlato molto chiaramente con la società, abbiamo la stessa visione e sono fiducioso. Però mi aspettavo che fossimo più avanti. I problemi, se ci sono, devono essere risolti e noi stiamo tardando nel farlo. Mi aspettavo fossimo più avanti, diamoci una mossa, chi ha tempo non aspetti tempo. Tutti sapete quanto sia importante per me avere giocatori a disposizione per plasmare la squadra. Capisco ci siano i tempi del mercato, ma importante è che le cose che abbiamo programmato vengano rispettate. Ambizioni elevate? Erano così e quelle restano. Ma da una parte ci sono le parole, dall’altra i fatti”. E infine: “Da queste partite voglio vedere miglioramenti, sia di condizione fisica sia tattici. Perisic? Voglio testarlo, per capire se può giocare dove abbiamo bisogno che giochi. Se l’esito sarà negativo, bisognerà trovare un’altra soluzione“. E sempre al mercato si torna…
Fonte: Gazzetta
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