Antonio Conte, tecnico dell’Inter, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport dopo la vittoria ottenuta contro lo Shakhtar. Ecco le parole del tecnico nerazzurro: “Bisogna dire bravi ai ragazzi, abbiamo raggiunto la finale giocando contro una squadra forte e l’abbiamo resa meno forte. Non li abbiamo fatti giocare, hanno grandi giocatori bravi nell’uno contro uno. Sappiamo benissimo che i brasiliani amano il palleggio, ma fanno fatica a difendere. Il piano era giusto, sono contento e soddisfatto. I ragazzi hanno giocato una partita europea nella giusta maniera”.
Gli impegni di questo ultimo periodo?
“È una soddisfazione per tutti, la cosa che più mi preme è che tanti giocatori sono giovani. Ora ci capita il Siviglia, negli ultimi 7-8 anni ha vinto tanto e sono ferrati. Abbiamo voglia ed entusiasmo. Era una partita che io temevo tanto, l’abbiamo fatta sembrare una gara contro una squadra normale. Ora dobbiamo recuperare energie e prepararci per dare una gioia ai nostri tifosi e al popolo interista. I tifosi sono orgogliosi. Se gli avversari si dimostreranno forti dovrà essere per merito loro e non per nostre mancanze”.
La sua sfuriata ha avuto degli effetti positivi?
“Al di la degli effetti, oggi non mi va di tornare su alcune situazioni. In quel momento sentivo determinate cose e le ho dette. Tutte le cose che dico sono a livello costruttivo, poi è normale che a livello di stampa si cerca di esaltare alcune situazioni. È come mettere la carne al fuoco. So che si deve passare da alcuni step per arrivare a ciò che vogliamo essere in futuro. Non sono una persona ‘politica’, guardo molto al sodo”.
C’è stata una reazione dopo il momento di difficoltà.
“La squadra è ripartita dal lavoro. Io ci credevo nel poter fare un finale da protagonisti. In Coppa Italia siamo stati sfortunati, in campionato abbiamo avuto due scivoloni ingiustificabili. Parto dal presupposto che impari dalle cose negative, poi a volte prendo le cose di petto. Ho trovato un gruppo di ragazzi disponibili, grazie a loro abbiamo finito ad un punto dalla Juve, avendo anche tante statistiche migliori della Juve. Oggi ci stiamo giocando una finale di Europa League”.
L’Inter gioca anche bene oltre che a vincere.
“Quando proponi lavoro di un certo tipo, anche sulla mentalità, è inevitabile che ci sia anche un giocatore che sbuffa e ti gira le spalle. Se i giocatori sono intelligenti capiscono, sono momenti da sfruttare per crescere. Io faccio questo con i miei a volte in maniera brusca, ma è un rapporto schietto”.
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