Alzare l’asticella e non solo. Nel corso dell’intervista rilasciata a PP Sport, tv ufficiale del gruppo Suning, Antonio Conte ha analizzato, davvero a 360° tanti temi legati alla ripresa del campionato ormai imminente. “La sospensione della Serie A a causa dell’emergenza Covid-19 – spiega Conte (l’intervista sarà trasmessa questa sera da Inter TV) – ha rappresentato sicuramente una situazione nuova per tutti, è difficile dire che tipo di influenza possa avere questo stop. Per noi è stata un’opportunità per lavorare, per rivedere i primi sette mesi, le cose negative e quelle positive. Abbiamo cercato di ottimizzare il tempo, di studiare nuove soluzioni e situazioni”.
Cosa ha comportato il lockdown?
“La quarantena ha dato modo di vivere maggiormente alcuni aspetti, come la famiglia: ho dedicato più tempo a mia figlia, cosa che difficilmente puoi fare normalmente visto che il lavoro ti porta spesso lontano da casa. Anche la gestione degli allenamenti è stata una situazione totalmente nuova e devo ringraziare i giocatori per la grande professionalità e disponibilità mostrata. Il mio staff è stato molto prezioso, e lo ringrazio: abbiamo fatto un ottimo lavoro, siamo rimasti vicini ai ragazzi in un momento così delicato con delle video-chiamate”.
A livello sportivo?
“Si è trattato di un lavoro completamente nuovo, con carichi di lavoro da gestire e valutare con attenzione. Abbiamo lavorato e sono contento di quanto fatto dal punto di vista tecnico-tattico, fisico e di video-analisi. Se devo trovare un lato positivo in questa emergenza, è che ho avuto tempo per focalizzarmi e cercare di trovare degli aspetti per migliorare la nostra squadra”.
Cosa servirà ora che si torna a giocare?
“Noi dobbiamo farci trovare pronti, anche se non possiamo fare un paragone con le partite di pre-season, quando dopo la preparazione hai delle amichevoli da affrontare con tranquillità. Qui ci sono in palio subito i tre punti, è totalmente diverso. Sarà importante capire le varie risposte che ci saranno in campo e che tipo di problemi a livello di infortuni incontreremo. Perché non dimentichiamoci che giocando ogni tre giorni, allenandosi e scendendo in campo con temperature alte non sarà semplice. Si dovrà sbagliare il meno possibile. E non ci sarà bisogno di motivare i giocatori”.
Senza tifosi allo stadio.
“Le partite a porte chiuse, senza tifosi, sono strane, diverse. Giocare con il pubblico è troppo importante, ma bisogna far fronte a questa emergenza sperando che quanto prima si possa risolvere e tornare a giocare davanti ai tifosi. Il calcio è talmente bello e pieno di passione, che è giusto condividerlo con la gente”.
L’obiettivo.
“Quello che abbiamo di fronte è un percorso da fare per tornare a vincere, non esistono scorciatoie. Servono lavoro, sacrifico, fatica, passione. Io ho voglia e ambizione, voglio alzare sempre l’asticella e lo chiedo a tutti quelli che lavorano con me, ogni giorno. Penso che si sia iniziato un bel percorso e quando si iniziano cammini del genere bisogna crederci e avere voglia di affrontare le difficoltà. Bisogna essere consapevoli che lavorando in questa maniera si può crescere e diventare competitivi per provare a vincere qualcosa di importante”.
Quanto è cresciuta la squadra?
“Io sono orgoglioso di come sta crescendo la mentalità di questa squadra. I calciatori sono consapevoli che se vogliamo essere competitivi e lottare per vincere, ogni singolo giocatore deve alzare il proprio livello. E questo è molto importante. Vedo da parte loro grande disponibilità a fare questa cosa, così facendo si alza il livello dell’intera squadra. Su questo vedo grande dedizione e voglia di lavorare. Di questo sono molto orgoglioso e sono contento di essere l’allenatore di questi ragazzi”.
La sosta è stata un periodo di analisi.
“L’allenatore è come un sarto, deve cucire addosso alla squadra il miglior abito possibile. Abbiamo lavorato su molti aspetti, abbiamo recuperato gli infortunati. Adesso c’è la possibilità di avere tutta la rosa a disposizione e ci ho lavorato sopra”.
Tutta la rosa a disposizione.
“Non dimentichiamo che in questi sette mesi non siamo stati molto fortunati e abbiamo perso calciatori che stavano facendo bene. Adesso c’è la possibilità di avere tutta la rosa a disposizione e ci ho lavorato sopra. Alexis Sanchez è in buona condizione, abbiamo potuto lavorare anche con Eriksen, inserendolo nella giusta maniera e mettendolo al pari con gli altri dal punto di vista tattico e fisico. Abbiamo lavorato per farci trovare pronti e cercare di essere migliori”.
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