E’ scattata la caccia agli italiani in casa Inter. Nessun cambio di filosofia, però. Si tratta piuttosto di un’esigenza strettamente collegata alla partecipazione alla prossima Europa League. Occorre fare i conti con la lista Uefa. Che, tradotto, significa avere in rosa 4 elementi con almeno 3 anni di giovanili interiste e altri 4 con gli stessi 3 anni passati in un qualsiasi vivaio italiano. Ebbene, da questo punto di vista alla Pinetina sono messi piuttosto male. Al netto dei contratti in scadenza, infatti, gli unici “italiani” sono D’Ambrosio e Ranocchia, mentre l’unico prodotto di Interello è Andreolli. Insomma, al di là dell’effettiva campagna di rafforzamento ci vorranno almeno 5 innesti per coprire questi vuoti. E uno di questi potrebbe essere Behrami, che in Italia è sbarcato all’età giusta, ovvero 18 anni (nel 2003 al Genoa). Sempre che Rannocchia e Andreolli accettino di restare, come vorrebbero sia alla Pinetina sia in corso Vittorio Emanuele.
Da trattenere. L’azzurro ha il contratto in scadenza nel 2015 e il suo rapporto con Mazzarri è andato avanti tra alti e bassi. C’è stato il picco negativo dei primi 2 mesi dell’anno, nei quali il centrale è rimasto a solo guardare. Ma il finale, grazie ad una serie di prestazioni impeccabili, ha contribuito e ricucire il rapporto e ora il tecnico di San Vincenzo ha tutte le intenzioni di rinnovargli la fiducia. Ed è chiaro che, grazie a questo tipo di approccio, l’augurio è che diventi meno complicato il rinnovo del contratto. Andreolli, invece, ha vissuto un’annata totalmente ai margini: solo 3 presenze in campionato, solo l’ultima da titolare, contro il Napoli, ma di grande sostanza e concretezza. Il diretto interessato non ha nessuna intenzione di ripetete l’esperienza, mentre Mazzarri ha capito di avere un elemento affidabile in più. Si tratta di capire se la promessa di azzerare le gerarchie con l’inizio della stagione sia sufficiente per convincere Andreolli a restare.
Interello. Per il resto, tenuto conto che la rosa non sarà particolarmente ampia e che, nei piani, gli elementi più giovani avranno spazio, almeno inizialmente, in Europa League, si proverà a pescare tra i molti prodotti del florido vivaio interista. Tra coloro che potrebbero rientrare alla base c’è innanzitutto Mbaye, reduce da un campionato positivo e di crescita a Livorno. Andrebbe però a fare il 5° laterale, dietro a Nagatomo, Jonathan, D’Ambrosio e al nuovo acquisto per la fascia sinistra. Difficile che la prospettiva sia di suo gradimento e allora potrebbe complicarsi pure il rinnovo del suo contratto in scadenza nel 2016. Un altro spot dovrebbe essere appannaggio di uno tra Khrin e Crisetig, entrambi centrali di centrocampo, entrambi in comproprietà, il primo con il Bologna e il secondo con il Parma. Alla luce delle preferenze di Mazzarri, è probabile che la scelta cada sullo sloveno, che ha ormai 24 anni (contro i 21 di Crisetig) ed ha già accumulato una discreta esperienza. Da tenere in considerazione anche Belec, come terzo portiere, Obi, anche lui in comproprietà con il Parma, e magari Bianchetti, a metà con il Verona.
Altri italiani. Per quanto riguarda i vari Duncan, Benassi e Bardi – sarebbe l’eventuale sostituto di Handanovic, in caso di cessione, altrimenti andrà in prestito in un altro club di A -, nessuno è rimasto per 3 anni tra Interello e la Pinetina, quindi, in caso di rientro, farebbero parte del contingente di “italiani”. Come anticipato, però, per questo gruppo, il candidato principale sembra essere Behrami, che Mazzarri conosce bene e che andrebbe ad arricchire una mediana a corto di uomini di sacrificio e fatica, soprattutto se come lasciano intendere gli ultimi rumors non ci sarà più nemmeno Cambiasso.
Fonte: Corriere dello Sport
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