L’Inter pareggia una gara tra mille rimpianti contro il Sassuolo per 3-3. Un festival del gol ricchissimo d’emozioni ma dopo la gara di oggi il treno Scudetto rischia di allontanarsi quasi definitivamente: la Juventus è a otto punti di distanza con gli scontri diretti a favore, la Lazio a quattro punti al secondo posto.
Conte e De Zerbi scelgono di far la rivoluzione e di dimostrare che hanno la rosa profonda alle altre iscritte al gran ballo del campionato. Alla faccia dei titolarissimi, l’Inter ne cambia cinque, i neroverdi addirittura sette. C’è Ranocchia per De Vrij a sorpresa in difesa ma la scelta dell’Inter si dimostra un azzardo: Djuricic va tra le linee, Gagliardini scorda il dieci, il centrale esce improvvido, Caputo controlla e segna. Son passati solo tre minuti ma i nerazzurri non s’afflosciano e reagiscono d’orgoglio. Il tiki-taka alla sassolese è avvolgente ma s’ammorbidisce col passare dei minuti. Le linee sono lunghe da entrambe le parti, un po’ per il caldo un po’ per il turnover selvaggio che non regala troppa amalgama a entrambe le formazioni. Poi, quattro minuti per ribaltare il mondo: Boga, al 41′, stende ingenuamente Skriniar in area. Rigore, segna Lukaku. Poco dopo, Biraghi, che sulla mancina ha spinto con vigore e sostanza, s’inserisce su tocco di Sanchez, l’unico della partita. E’ 2-1, prima del duplice fischio.
Girandola di cambi e un errore shock Il valzer di sostituzioni è quello di questa nuova Serie A. Tra le notazioni di rilievo: fuori Caputo, platino in testa ma un solo tocco d’oro, quello del gol. Agoumé, classe 2002, per un Eriksen non certo scoppiettante. Lautaro, gli occhi del Barcellona ringraziano, e fuori Sanchez il cui prestito dal Manchester United è ancora un rebus aperto. Al sessantesimo, errore clamoroso di Gagliardini: l’Inter riparte, Lautaro serve Lukaku, Consigli si distende e ci mette il guantone. La palla finisce sul destro di Gagliardini, che arriva di rincorsa al limite dell’area piccola, solo davanti allo specchio della porta. Prende la traversa, che quasi non ci si crede. Conte poi cambia entrambi gli esterni, intanto c’è un dubbio gigante in area dell’Inter: cross di Muldur, Young tocca col braccio ma Massa non concede il rigore dopo il silent check.
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