L’Italia nega, ma l’Uefa vuol vederci chiaro. Così il governo del calcio europeo sta indagando sui presunti buu di qualche tifoso spagnolo, domenica pomeriggio a Danzica, a Balotelli. E anche sul caso di Theodor Gebre Selassie, il difensore di padre etiope che gioca nella Repubblica Ceca e che era stato offeso, con versi di scimmia, durante la gara contro la Russia, a Wroclaw, giovedì scorso. L’Uefa fa sapere, dal suo quartier generale di Varsavia, di aver deciso di raccogliere testimonianze sui due episodi «sulla base di nuove informazioni indipendenti».
Lunedì pomeriggio, l’inviato della Bbc al seguito dell’Italia aveva interpellato Cesare Prandelli. Voleva sapere se aveva sentito i buu. «Io non ho sentito nulla. Non è successo niente» ha chiarito Prandelli. C’è chi ha ipotizzato che la versione data in pubblico dal cittì sia stata comunque mirata. Perché la Federcalcio e ancora di più Prandelli preferiscono non dare risalto a qualsiasi atteggiamento sbagliato dei tifosi avversari nei confronti di Balotelli. «Meno se ne parla e meglio è. Così non si dà importanza a certa gente che proprio non la merita» la sintesi di quanto pensa e dice il cittì. L’attaccante, quando esce dal ritiro, è sempre scortato da tre uomini, un autista e due agenti polacchi: ma la Figc teme più gli inviati dei tabloid inglesi che gli ultrà e gli hooligans di altre nazionali.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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