Lorenzo Insigne, nel corso di un’intervista rilasciata al Guerin Sportivo, ha parlato anche delle differenze tra i tre allenatori che hanno caratterizzato la sua carriera da professionista:
“Zeman lo considero il mio maestro. E’ stato il primo, nel calcio dei grandi, a credere in me. A Foggia e Pescara ho vissuto due annate fantastiche. Sul piano umano è molto diverso da come appare, meno serioso. Mazzarri, invece, è un martello. E’ l’allenatore che mi ha fatto esordire in Serie A e gliene sarò sempre grato. Ammetto di aver sofferto il passaggio da Zeman a Mazzarri sul piano tattico. Fare la seconda punta e talvolta la prima punta era un inedito assoluto. Benitez, dal punto di vista umano, è la giusta via di mezzo. Con lui, anche sul piano tecnico, le cose vanno a meraviglia”.
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