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Insigne-Vargas-El Kaddouri, luce verde

In porta torna Rosati e fino ad ora ha sempre risposto in maniera positiva

Detto e fatto: perché la parola va mantenuta, il campionato non può attendere e poi quel Napoli-2 che ora sgambetta sul «Philips Stadion» sembra lasciarsi scivolare l’acqua (e la tensione di dosso). Si gioca e c’è un pezzettino di Europa League in palio: però l’Udinese è praticamente dietro l’uscio del San Paolo e le circostanze consentono una rivoluzione a metà. I conti tornano, in una vigilia arricchita dalla lettura del minutaggio: Cannavaro, ahilui, non potrà esserci domenica e dunque si potrà dedicare al Psv; Aronica ha riposato a Marassi ed è un altro titolarissimo precettato per la sfida di stasera; Dossena s’è trovato con la corsia di sinistra intasata da Zuniga e di conseguenza si può riprendere un posto ch’è stato sistematicamente suo per due stagioni e mezza; e in mezzo, Dzemaili va considerato alla pari con Inler e Behrami.

IL COMPROMESSO – In pratica, i quattro-decimi di un Napoli-1 ci provano (e ci credono) in un match che sa di spareggio soprattutto per gli olandesi, ma che può costituire quasi un passepartout per gli azzurri. Formazione fatta, già dal martedì pomeriggio, e stavolta non ci sono ripensamenti: c’è una annotazione a margine, vero, riguarda El Kaddouri, che pare da titolare ma che poi, a partita in corso, se dovesse mostrare segni di affaticamento, verrebbe avvicendato. La panchina è lunga, ci si accomodano due tenori (Cavani e Pandev) e pure i due mediani che in questo momento reggono il peso dell’interdizione (Inler e Behrami) e le soluzioni non mancano. Rosati si tiene stretta la sua porta sull’Europa, davanti si sistemerà Fernandez, con Cannavaro che scivolerà a destra. Mazzarri potrà verificare in una competizione dai sapori forti quanto Mesto ricordi del suo 3-4-1-2: ormai sono passati un po’ di anni, quasi sette, dalle stagioni di reggio Calabri, ma certi meccanismi restano a vita, magari si arrugginiscono un po’ e però poi basta un momento e tac, tutto torna.
TRE PER DUE – Davanti, ci sono tre «bambini»: El Kaddouri ha ventidue anni, Insigne ne ha ventuno, Vargas ne ha ventitrè, avranno il peso dell’attacco e quello della gestione tra le linee; dovranno sacrificarsi un po’ in copertura anche, ovviamente. Però la somma dà praticamente gli anni di Cannavaro e Aronica messi assieme: se si voltano, fanno in fretta ad ascoltare i suggerimenti. E poi c’è pure Mazzarri in panchina: vietato distrarsi, il campionato riparte domenica, stasera è un’altra (bella) storia.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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