Il Parma nel destino. Ogni anno, verrebbe da dire: un giro di calendario un pò di numeri e poi il calcolo che oscilla tra la statistica e la scaramanzia. In mezzo? Lorenzo Insigne, che dopo aver guadagnato la coccarda di migliore (azzurro) con la Juve, oggi è a Londra per sfidare la Nigeria in amichevole con la Nazionale e da domani sarà di nuovo da queste parti per mettersi a disposizione di Rafa e del Napoli. Sabato torna il campionato, al San Paolo arriva la squadra di Donadoni e per lui sarà ancora una partita speciale: è con il Parma, infatti, che nel 2012 Lorenzo ha segnato il suo primo gol ufficiale con la maglia azzurra ed è ancora con gli emiliani che proverà a sfatare il tabù-reti che in campionato imperversa in lungo e in largo. Una specie di fatto personale. Un match di pugilato: serve un colpo da ko. Di destro o di sinistro. Magari anche di testa, per l’occasione ammessa senza problemi. Per questa volta. Gong.
L’ULTIMO SHOW – E allora il racconto di una storia. Di un pallone che proprio non ha voluto saperne di entrare in campionato fino a questo momento. L’ultima volta di Insigne in Serie A risale alla partita della stagione precedente con il Cagliari, una sventola da fuori (deviata) che regalò al Napoli la vittoria thrilling per 3-2 al minuto 48′ del secondo tempo, e in condizioni di semidisperazione, e come se non bastasse anche un’ipoteca grande così sul secondo posto e dunque sulla qualificazione in Champions League. La data: 21 Aprile 2013. Quasi sette mesi tondi di astinenza in campionato.
AMARCORD – Il Parma, insomma, sembra cadere a pennello: non perchè la squadra di Donadoni sia un colabrodo o una vittima predestinata, per carità, ma soltanto per una questione di numeri e statistiche. Era il 16 settembre 2009, e al San Paolo andava di scena la terza giornata di campionato proprio contro gli emiliani: sul 2-1 per gli azzurri a quattordici minuti dalla fine, Mazzarri manda in campo Insigne. Che, sessanta secondi dopo, segna il suo primo gol da professionista con la maglia del Napoli.
DENTISTA TEDESCO – Non segna mai gol banali. O super importanti o super difficili. Come accadde in Champions contro il Borussia, ancora al San Paolo, il 18 settembre, la prima giornata: capolavoro di punizione, vittoria in archivio e appuntamento con un dentista tedesco per Langerak, sfortunato a sbattere sul palo e a rimetterci due incisivi. Insigne ha segnato un solo gol, in questa stagione, ma ha fatto male.
IN FAMIGLIA – Sabato con il Parma ricomincia la maratona di Insigne. I segnali, comunque, sono confortanti: con la Juventus, oltre esser stato alla lunga il migliore del Napoli, Lorenzo è stato il più pericoloso, anzi l’unico a rendersi più volte pericoloso davanti a Buffon. All’orizzonte c’è l’amico Parma. E alle spalle, diciamo sabato, anche un precedente positivo: suo fratello, Roberto, di stanza a Perugia ha messo la firma sul 4-1 rifilato alla Paganese. Da fratello a fratello c’è da pareggiare i conti. E chi perde paga il caffè.
Fonte: Corriere dello Sport
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