Un calciatore lo capisce subito, l’avverte, l’annusa nell’aria degli allenamenti se tocca a lui partire titolare oppure no. Ebbene, Insigne tornato felice, vincitore e pure bomber dagli ultimi due match con la Nazionale baby ci crede fino in fondo: domani sera a Torino non vuole accomodarsi in panchina un’altra volta. Come gli è capitato già sedici volte, aspetterà un cenno di Mazzarri per entrare in campo subito, lui che da titolare ha giocato solo tredici delle ventinove partite disputate sino ad oggi. Ma niente drammi. Come sempre, semmai un sorriso forzato e via così. Del resto è troppo felice, Lorenzo Insigne, per rovinarsi proprio questo fine settimana. «Sto per diventare padre per la prima volta. Una settimana ancora e verrà al mondo Carmine. E’ già deciso: come da antica e sana tradizione familiare si chiamerà come mio padre».
Cresce, aumenta la famiglia del giovanotto di Frattamaggiore dai colpi sudamericani. Un uomo alto così, ma dal carattere già forte, già formato. E dalle idee decisamente chiare. «Il Napoli – racconta a Radio Marte, voce ufficiale della società – è un gruppo unito con una gran voglia di difendere il secondo posto. Certo, a due punti c’è il Milan e più indietro altre squadre forti e temibili, ma per ora siamo noi davanti e abbiamo tutta l’intenzione di restarci. La Champions diretta è il nostro obiettivo. Il nostro irrinunciabile traguardo».
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