Il giorno dopo il primo grande exploit in maglia azzurra è per lui un giorno assolutamente normale. Lorenzo Insigne fa già sognare Napoli ma sa di avere appena cominciato e non si smuove di una virgola. Sa che è soltanto all’inizio e dà il giusto peso a una tripletta della prima amichevole di luglio. «Lorenzo era sereno come sempre. Mi ha detto che era solo un test contro una squadra di dilettanti», confessa il procuratore Antonio Ottaiano. Ha soddisfatto tutti, i compagni sono rimasti piacevolmente impressionati dalle sue giocate. Dzemaili lo ha ammesso in conferenza stampa, Mazzarri aveva già espresso parole lusinghiere prima dell’amichevole contro il Trentino Team.
Insigne si è fatto apprezzare e voler bene dal primo momento, quello che si prende cura in special modo di lui è Paolo Cannavaro: lo aiuta, ovemai ce ne fosse bisogno, a stare sempre con i piedi per terra. «Con Cannavaro c’è stato sempre un rapporto speciale, il capitano gli inviava sms anche quando l’anno scorso stava facendo benissimo con il Pescara di Zeman invitandolo a stare tranquillo. Lorenzo è un ragazzo semplice che sa farsi volere bene, non avevo dubbi sulla sua facilità d’inserimento nel nuovo gruppo», dice il procuratore. De Laurentiis ci ha scommesso su dal primo momento, Mazzarri ha usato la giusta cautela iniziale: il primo test è stato ampiamente superato, Insigne è già una nota lieta del nuovo Napoli. A breve la firma del contratto. «Non ci sono problemi, ci siamo avvicinati moltissimo, la firma arriverà presto, la società vuole prolungarlo di un anno, fino al 2017: non ci sono problemi», conferma il manager.
La mezza mattinata di riposo sfruttata per trascorrere qualche momento in più con papa Carmine e mamma Patrizia. L’occasione giusta per fare un salto a Pejo dal fratello Roberto che si allena con la Primavera. Un abbraccio, qualche parola d’incitamento reciproco e poi il ritorno a Dimaro per un caffè. La gioia di papà Carmine che ricorda un particolare di inizio carriera, quando era ancora un ragazzino. «L’Inter e il Torino bocciarono Lorenzo perchè era troppo basso. Lui non si è mai arreso, ha un carattere forte proprio come me. Il suo sogno era giocare nel Napoli. Ora gli ho chiesto come regalo un gol alla Juventus, nella finale di Supercoppa a Pechino», dice papà Carmine mostrando il tatuaggio sul braccio destro: un’immagine di Lorenzo che esulta facendo la linguaccia. «La prima volta in vita mia che ho fatto un tatuaggio, un mese fa. Me l’ha chiesto Lorenzo, ne aveva visto uno con l’immagine di Del Piero che esulta così, lui stravede per Alex anche se è tifosissimo solo del Napoli e mi ha chiesto di farmene uno simile. Se segna in Supercoppa ne farò un altro. Il mio prossimo sogno è che un giorno possa arrivare in nazionale».
Legatissimo alla famiglia. Adesso che è tornato a giocare a Napoli vive a Frattamaggiore a casa con mamma, papà e gli altri fratelli, Roberto, Antonio, il più grande che gioca nell’Ortese in Eccellenza e Marco il più piccolo che gioca nella Frattese. Qui in Trentino si è già calato nel ruolo: parte da vice Pandev. I primi sprazzi di Insigne sono stati di classe pura. La seconda prova sarà ben più dura, domani a Arco di Trento c’è il Bayern Monaco, vice campione d’Europa. Il piccolo Lorenzo contro i giganti tedeschi.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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