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Insigne sogna una notte magica a San Siro

Per la gara con il Psv Mazzarri potrebbe convocare Roberto e Giuseppe Fornito

In giacca e cravatta, figlio-testimone in attesa di essere sposo: che settimana, per Lorenzo Insigne. Che mese: il gran gala privato di lunedì, per i 25 anni di matrimonio dei genitori, ha dato il “la” a un’altra notte chic, quella di domenica a San Siro con l’Inter; e poi anche l’assist per il suo di matrimonio, con Jenny in dolce attesa, fissato il 31 dicembre. Le nozze del futuro a San Silvestro, quelle del passato brindate con mamma, papà e i tre fratelli, e poi del presente con il Napoli: il Bimbo d’oro sorride e non si ferma. E in completo scuro, cravatta e pochette nel taschino sta bene come in calzoncini bianchi e maglia azzurra.
L’aria è magica intorno a lui; intorno alla famiglia, considerando che domani la dinastia degli Insigne potrebbe festeggiare un altro evento: la convocazione di Roberto, attaccante della Primavera, in prima squadra in occasione della partita con il Psv Eindhoven in Europa League. Un solo dubbio: oggi il capitano degli azzurrini – bravo davvero – giocherà in campionato a Roma contro la Lazio, e la decisione finale dipenderà da questo impegno. Mazzarri, però, ha intenzione di convocarlo. Sarebbe il coronamento di un anno magnifico, per gli Insigne. Fermo restando che, sino alla fine del 2012, c’è ancora tempo per sognare. Magari già domenica a Milano: Lorenzo è pronto a debuttare alla Scala del calcio. Senza giacca e cravatta. Ma con un altro abito da sera.

Il 24 e il 25. Lorenzo Insigne, che nel Napoli ha scelto il numero 24, e le nozze d’argento di papà Carmine e mamma Patrizia, insieme ormai da 25 anni. E poi? Beh, per il terno manca un numero: quello che Roberto, il fratello minore, dovrebbe – potrebbe – esibire domani, in occasione della partita di Europa League con il Psv Eindhoven, nel caso in cui Mazzarri lo convocasse. Che terno, sarebbe. E che festa. Un’altra, la seconda della settimana, in attesa di Inter-Napoli. E allora, champagne: poco, per carità, ma tanto è bastato a Lorenzo per fare gol con una divisa diversa da quella del campo. Gol in giacca e cravatta, con il fiore del testimone nel taschino e la mini cresta fresca di barbiere, ispirati dagli assist della sua Jenny, la giovane compagna che sarà presto moglie e madre di suo figlio. Che eleganza. Che tandem d’attacco.

IN ATTESA – E allora, lunedì-domenica: da un altare a un altro. Da quello imbastito al Relais Villa Buonanno di Cercola, che ha fatto da sfondo e cornice al replay della cerimonia di un tempo che fu e al banchetto di celebrazione dei venticinque anni di matrimonio dei genitori di Lorenzo, a quello del calcio di San Siro. La festa e la famiglia certo, ma anche la partita nella testa: il Napoli è secondo in classifica, a due punti appena dalla Juve e dunque dalla vetta, e la sfida con l’Inter è come la boa di una regata: il giro farà capire un bel po’ di cose in merito al prosieguo del campionato. Ecco perché, nonostante venga prima la partita di Europa League, è ovvio che Lorenzo, come i compagni del resto, abbia negli occhi soltanto il nero e l’azzurro.

LUNA DI MILANO – Colori scuri, come quelli che Insigne ha scelto per il completo da sfoggiare all’anniversario di papà Carmine e mamma Patrizia, rigorosamente in abito da sposa: nozze d’argento festeggiate con una benedizione, cui Lorenzo e Antonio – il maggiore dei fratelli e attaccante dell’Ortese – hanno presenziato in veste di testimoni, e poi con un banchetto a base prevalentemente di pesce. Concluso con torta nuziale e champagne. Oltre alla famiglia al completo, presente anche l’intero staff dei manager: Antonio Ottaiano, Fabio Andreotti, Franco Della Monica, e il responsabile scouting del gruppo, Giacinto Talarico. Lorenzo e i fratelli, tra l’altro, hanno donato ai genitori le fedi; genitori che, nel weekend, saranno anche protagonisti di un viaggio di nozze d’argento un po’ speciale: a Milano, con tanto di passerella a San Siro per la partita. Luna di miele milanese, calcistica, venticinque anni dopo.
GIOVANI SOGNI – Il calcio, del resto, è l’epicentro della vita dell’intera famiglia: eccezion fatta per Marco, il minore, tutti i fratelli hanno scelto un pallone come scrigno di desideri. E’ molto, molto particolare quello che Roberto, 18 anni compiuti l’11 maggio, sta coltivando in queste ore: oggi, infatti, Mazzarri potrebbe convocarlo per la partita di Europa League con il Psv Eindhoven. Con la qualificazione già in tasca, il tecnico è deciso a favorire l’inserimento del talentuoso e micidiale attaccante-capitano della Primavera azzurra, nonché marcatore principe del girone: l’ufficialità, comunque, è legata alla partita di campionato che oggi la squadra di Saurini giocherà a Formello con la Lazio.
BOYS AZZURRI – Tra l’altro, Mazzarri potrebbe addirittura raddoppiare: oltre a Insigne junior, infatti, anche Giuseppe Fornito, raffinato centrocampista di 18 anni che ha già fatto il ritiro estivo con la prima squadra, potrebbe ritrovarsi aggregato per la notte di Europa League. Tutti prodotti del fiuto di Giuseppe Santoro detto Peppe, team manager e collaboratore del tecnico, all’epoca della sua presidenza del settore giovanile. I due giovanotti e ovviamente Lorenzo Insigne, fiore all’occhiello della cantera made in Naples di Santoro.
LA SCALA – In attesa di capire se la famiglia potrà festeggiare anche Roberto, l’attenzione calcistica di domenica sarà di certo proiettata sul figlio maggiore. Su Lorenzo che, dopo aver scalato un bel po’ di vette in pochi mesi, calcherà anche il palco della Scala del calcio: il Meazza. San Siro, teatro da brividi di una sfida stracolma di significati. Se giocherà dal primo minuto insieme con Hamsik e Cavani, beh, sarà una decisione dei prossimi giorni, ma Pandev sta recuperando: il macedone, assente dalla trasferta con il Genoa, sta meglio e domani con il Psv farà anche qualche minuto. Poi, tutto dipenderà da Mazzarri: Insigne, nel frattempo, lavora. Come sempre. E sempre pronto a tirare fuori l’abito della festa. Quello azzurro, s’intende.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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