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Insigne show: “Grande Napoli, abbiamo un bel gruppo. Reina eccezionale su Balo”

Giochiamoci su: e in quel genietto a cui la fantasia non manca, il joystick in mano serve per modellarsi il calcio a modo suo, per cantarsela e suonarsela come vorrebbe, per disegnarsi una squadra, scegliersi un allenatore, decidere la destinazione da favola. Fifa14 è tutto un programma: perché è virtuale, però è anche il sogno reale: perché, certo, in Piazza Dante, a Napoli, si può divagare, fingendo d’essere nel mondo dei balocchi (del Terzo Millennio) o semplicemente ad un party commerciale. Ma senza addobbare di sana sincerità l’universo di Lorenzo Insigne, in arte calcistica semplicemente un Magnifico (piccolo) fenomeno…

BRASILE – Ma certo che si parte per arrivare là, in quella dimensione onirica che appartiene a chiunque, tanto più a chi s’è appena portato a nanna i complimenti del Ct, a chi sè preso il Napoli sulle spalle e lo ha trascinato con una parabola tra le stelle: «Il Mondiale è l’aspirazione di qualsiasi calciatore e questo vale anche per me. Spero di riuscire a meritare la convocazione e se ciò dovesse accadere vuol dire che avrei fatto grandissime cose innanzitutto con la maglia del Napoli. Io ce la metterò tutta»

CHE FAVOLA – Ventisette anni per (ri)vincere a Milano, per assaporare una felicità sconosciuta, vissuta per sentito dire ed ora afferrata al volo, in un tumulto d’emozioni che restano. «La nostra settimana perfetta. Abbiamo fatto due grosse prestazioni, battendo prima il Borussia Dortmund e poi il Milan. E’ stata dimostrata la forza del gruppo in etrambi i casi, perché siamo stati capaci di esibirci su livelli elevatissimi, con prestazioni notevoli. E’ chiaro che queste affermazioni rappresentano un messaggio al campionato, ma noi resteremo con i piedi ben piantati per terra. Bisogna lavorare sempre e tanto» .

PERICOLO SASSUOLO – Ma non finisce qua, perché in questo calcio moderno si scende in campo un giorno sì e l’altro pure: si riparte e domani sera sarà Sassuolo, la matricola travestita da Cenerentola, demolita dall’Inter e (apparentemente) l’avversario ideale per non dover chiedere troppo al proprio fisico. «Ma questo sarebbe un errore imperdonabile. E’ vero che hanno perso e male contro l’Inter, ma guai sottovalutare un avversario arrabbiato, che verrà al San Paolo per darci filo da torcere, che vorrà riscattarsi. Bisognerà essere concentrati e dovremo giocare come sappiamo, come abbiamo fatto in queste prime giornate» .

DON RAFE’ – Il Napoli d’Insigne, quello di ieri e quello di oggi, quello del part-time (ma con trentasette presenze) e quello da star; e magari anche quello da costruirsi per Fifa14, scegliendosi un allenatore tra i suoi due tecnici. «Benitez ci ha cambiato nella testa: ha una mentalità vincete e ci sta trasmettendo il suo modo di essere. Lo seguiamo, perché ha raccolto successi ovunque, perché è un grande. E lasciandoci guidare da lui, potremmo ottenere tanto. In panchina, nella mia squadra, ci metto lui. E poi mi schiererei con il tridente: io, Cavani e Higuain. A proposito: mi terrei anche Totti, io da Totti prenderi tutto, la maglia numero 10, la fascia di capitano, il Mondiale, lo scudetto. Quello che ha vinto. E quello che ha fatto. Perché come lui spero di restare qua per sempre» .

INCREDIBILE – Il tempo sta scivolando via, ma staccarsi da quell’istantanea è complicato: Napoli-Borussia Dormund, ma chi se la scorda a casa Insigne… «E pensare che ho creduto di veder la palla uscire alta. Pensavo di aver sbagliato la traiettoria, invece ho visto che il pallone girava e finiva all’incrocio. Continuo a pensare che fosse imprendibile per chiunque» .

VI RACCONTO BALO – Dal San Paolo a San Siro, da un fotogramma all’altro, dalla punizione al rigore di Balotelli, con Insigne che va da Reina e poi da Supermario, con il quale sorride e dal quale si sente «minacciato» amichevolmente: «Mi ha detto: inutile che gli dai suggerimenti, Tanto segno. E invece Pepe è stato bravissimo»

 

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

D.G.

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