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Insigne sfida tutti: “Il Napoli è in lotta per lo scudetto”

L'ex del Pescara: "Peccato per San Siro ma siamo pronti per la gara con il Bologna"

Non sarà necessario, forse, però magari un calendario può fare sempre comodo per ricordare un appuntamento o magari un traguardo importante legato a una data. E allora, quale migliore occasione se non la presentazione del calendario ufficiale del Napoli, per tirare in ballo un argomento da evidenziare e cerchiare? Scusi, Lorenzo Insigne: il gruppo crede nella possibilità di raggiungere qualche risultato molto prestigioso, scudetto compreso? «Sì, ci crediamo».

RIPARTIRE – E allora, istantanee dalla Stazione Marittima, sede della presentazione dei dodici mesi azzurri formato patinato. Fotografie di un momento extra calcistico che, però, in un amen assume i contorni di una nuova sfida: la sconfitta di Milano con l’Inter ha rallentato la corsa alla vetta e dunque alla Juve, certo, ma non ha mica mortificato le ambizioni. Il volto sorridente di Insigne, che è il talento del momento, incornicia perfettamente i pensieri collettivi: «A San Siro ce l’abbiamo messa tutta, abbiamo dato il massimo contro una grande squadra, ma purtroppo non è andata bene. Ora, però, bisogna guardare subito avanti. E dunque al Bologna». Che, per lui, sarà la nona partita da titolare, la quinta consecutiva, al fianco di Cavani e con Hamsik alle spalle. «E’ necessario il riscatto».
ASSIST E GOL – Una prima chance importante, quella in programma domenica: fino alla pausa di Natale, il Napoli dovrà capitalizzare al massimo sia la sfida con gli emiliani, sia la trasferta di Siena. Il modo migliore per concludere l’anno e gettare le basi per un 2013 alla riscossa: «Per il momento penso soltanto al Bologna: l’obiettivo, come sempre, sarà puntare al massimo. Ma anche vivere giornata dopo giornata: andiamo sempre in campo per vincere, poi alla fine vedremo dove saremo arrivati». Molto semplice. Di certo più d’un gol o un assist. A proposito: «Per me fare un assist è più importante che segnare. Cerco di farne quanti più possibile, io sono al servizio e a disposizione dei miei compagni. Tutto qua».
CHE ORGOGLIO – Certo è che la dea del gol, finora, non s’è schierata al suo fianco: tre reti e molte occasioni sfumate per un soffio o per un legno. Cercasi fortuna disperatamente: «Non importa, questo è già l’anno più bello della mia vita perché gioco nel Napoli e vivo nella città più bella che esiste. Sono fiero di essere napoletano. Per il resto, penso soltanto a migliorare».
LE GERARCHIE – Un’operazione che, finora, gli è riuscita eccome: ha cominciato la stagione con la pettorina della terza punta, dietro Cavani e Pandev, e nel giro tre mesi e mezzo s’è ritrovato a essere un titolarissimo. Per dirla alla Mazzarri. La passerella del Meazza con l’Inter, tra l’altro, lo ha consacrato definitivamente anche dal punto di vista della personalità: gli scettici, quelli che magari non ricordavano l’esordio in Nazionale, affrontato con la sfrontatezza del veterano, hanno avuto l’ennesima conferma delle sue qualità personali, oltre alle delizie del suo talento. E allora, uno più uno fa sempre due. Cioè, doppia conferma nonostante Pandev: domenica con il Bologna, Insigne giocherà dal primo minuto con il Matador. Impossibile tenerlo fuori, in questo momento. Impossibile. Eppure, lui non si sente un titolare: «No, non esistono gerarchie, io sono sempre a disposizione dell’allenatore: tocca a lui decidere. Sono pronto a offrire il mio contributo, e soprattutto a seguire i consigli di Mazzarri e dei compagni per crescere e migliorare. Per dare tutto me stesso al Napoli. Rispetto alla serie B i ritmi sono più alti, e spesso ti trovi ad affrontare avversari che hanno vinto tutto: se lavori bene, però, puoi confrontarti anche con loro».
CHE RIDERE – Finale dedicato alla realizzazione del calendario. A proposito: che rapporto ha? «Non lo guardo mai». Insigne, invece, sarà sempre sotto gli occhi dei tifosi azzurri insieme con i compagni: «E’ stata un’esperienza indimenticabile, mi sono divertito tantissimo anche a indossare i costumi. Certo, non è stato sempre facile farlo con Grava: lui scherza sempre!». «Giochiamo per vincere sempre, poi vedremo… Non mi sento titolare».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.

 

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