Sebastian Giovinco in campo dal primo minuto, Lorenzo Insigne pronto a entrare a partita in corso. Napoli e Juve, Mazzarri e Conte diversi fino in fondo: il tecnico azzurro ha deciso di far cominciare dalla panchina il suo piccolo grande talento (di 163 centimetri), mentre il collega bianconero è intenzionato a lanciare il suo (164 centimetri) nella mischia sin dall’inizio. Questione di punti di vista. Universale, invece, il dato: Insigne sogna a occhi aperti la partita con la Juve sin da quando era un ragazzino. Anzi, per la verità, nel mondo dei suoi desideri ha sempre osato con la fantasia: un gol ai bianconeri al San Paolo e una corsa forsennata. Magari facendo la linguaccia alla Del Piero, il suo idolo. Che forza.
LA FAVOLA – Certo, nonostante il rispetto, la disponibilità e le gerarchie, sarebbe comunque assurdo pensarlo felice in panchina con l’avversario di una vita. Ovvi un pizzico di delusione e anche il mix di emozioni forti che bollono in petto. Il sogno, dicevamo, è quello da sempre: segnare un gol alla Juve davanti al popolo azzurro. Ma a volte, per scrivere una favola, può bastare anche un minuto. Lorenzo lo sa. E spera.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro