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Insigne prenota il gol dell’ex senza esultare

Giocherà da prima punta al posto dell’assente Cavani comenella gara a Torino

La grande serata di Lorenzo Insigne. Torna a Pescara per la prima volta da avversario. Gioca da prima punta ma con compiti specifici come fu a Torino, in appoggio Pandev. L’anno scorso con Zeman allenatore visse un’annata straordinaria: venti reti, una coppia d’attacco da favola con Ciro Immobile, una super coppia ispirata da Verratti.
Si aspetta un applauso, un lungo applauso. Lo merita, Pescara gli è rimasta nel cuore. Giocherà e proverà a segnare, va a caccia del bis dopo il gol bellissimo e decisivo contro il Cagliari. Un gol dell’ex molto speciale, sicuramente senza esultanza per rispetto ai vecchi tifosi.
Cinque reti e sei assist. Sempre presente in campionato, Mazzarri gli ha dato fiducia dal primo minuto oppure lo ha mandato in campo a partita in corso. Un processo di crescita costante, ora un’altra occasione dal primo minuto al posto del Matador Cavani, squalificato. Giocherà da prima punta, previsto per lui il lavoro a elastico, cercherà la profondità e si abbasserà a seconda delle situazioni di gioco. Un lavoro mirato anche ad agevolare gli inserimenti delle due mezzale di centrocampo, Hamsik e Dzemaili.
Cinque reti, l’ultima la più importante, quella al Cagliari che ha consolidato il secondo posto degli azzurri. Insigne per l’occasione prima punta, impiegato in genere da esterno, o nei finali di partite nel tridente puro. Lorenzo è carico, tre giorni di raduno con l’under 21 di Mangia, il prossimo obiettivo la fase finale degli Europei in Israele. Prima il secondo posto da conquistare con il Napoli, poi il titolo continentale con l’under 21 nella speranza di poter tornare nel giro della nazionale di Prandelli per i Mondiali in Brasile. Vive un momento magico Lorenzo, il più bello di questo campionato perchè finalmente è riuscito a segnare un gol decisivo, una rete alla Insigne, un tiro all’Insigne. Gol così ne ha segnati tantissimi proprio a Pescara, un anno magico, bello il rapporto con i tifosi e con la città. Lorenzo viveva a Montesilvano, un parco in una zona residenziale, dove abitavano anche gli altri calciatori, poco distante dal campo di allenamento dell’Adriatico.
Un solo gol in trasferta, contro il Genoa. Tutti gli altri realizzati al San Paolo, uno solo partendo da titolare contro il Milan, gli altri due con Parma e Palermo partendo dalla panchina. Lorenzo va a caccia di un altro gol in trasferta, di un altro gol dal primo minuto, possibilmente decisivo e stavolta ancora più significativo perchè sarebbe la rete dell’ex. Un saluto ai vecchi amici, ai magazzinieri allo stadio, agli altri addetti e qualche vecchio compagno. L’emozione comprensibile per gli applausi dell’Adriatico e poi via all’inseguimento di un altra rete da ricordare con la maglia del Napoli.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

P.S.

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