Da ieri sta cercando di rasserenarsi nel ritiro dell’Under 21, assieme ai compagni di squadra Verratti e Capuano. Ma per Lorenzo Insigne non è facile sconfiggere l’amarezza. Il ko nel recupero con la Reggina gli ha un po’ guastato la festa per la convocazione in Nazionale. Se diciamo che si aspettava un rientro diverso non sbagliamo. Insigne era fuori da un mese, bloccato da un infortunio muscolare. Nello stesso periodo il Pescara ha giocato poco per la neve. Perciò quando si sono ritrovati venerdì sera sembrava un segno del destino. Ma non sempre il destino è benevolo.
PARTENZA LENTA – L'”azzurrino” è partito in sordina, com’era in fondo fisiologico, poi ha lottato, sbraitato, sfiorato il gol in un paio di circostanze, rischiato le gambe mentre cercava di sfilare tra i difensori reggini, insomma ha dato tutto se stesso, eppure ha raccolto niente. Pare che abbia sfogato la delusione con un pianto di rabbia sotto la curva Nord appena dopo il triplice fischio. Comunque ha ritrovato presto la lucidità per un’analisi senza drammi.
«E’ la prima partita da inizio stagione che concludiamo senza segnare. Ci ha inibito l’atteggiamento della Reggina, non riuscivamo a trovare varchi. Dovremmo cercare di stare più calmi e riflettere, avere la pazienza di creare con i movimenti giusti gli spazi. Purtroppo non è stata la nostra solita gara. Io all’inizio non riuscivo a carburare, poi è andata meglio anche se la prova individuale non ha alcun significato».
IMBARAZZI – Può capitare di steccare, è successo anche ieri al Sassuolo con l’Ascoli. In realtà non è il risultato che preoccupa, quanto l’imbarazzo nella manovra di uno scacchiere che finora si era sempre distinto per fluidità e concretezza.
«Dobbiamo cominciare ad adeguarci, perché la Reggina non sarà l’ultima squadra a chiudersi contro di noi. Immagino che in futuro ci troveremo spesso ad affrontare situazioni simili, perciò tanto vale prepararci mentalmente e darci sotto con il lavoro per aumentare il nostro ritmo. Sono sicuro che torneremo presto quelli di qualche settimana fa, gli stessi delle 6 vittorie consecutive».
REGGINA AGGRESSIVA – Un capitolo a parte meriterebbe il gioco, chiamiamolo aggressivo, della Reggina. Molti biancazzurri sono usciti dal campo malconci, ma Insigne non cerca alibi.
“Sì, probabilmente abbiamo subìto qualche colpo di troppo, in ogni caso non sta a me commentare l’arbitraggio. Possiamo solo accettare le decisioni e pensare a fare meglio la prossima volta”.
Anche perché, aggiungiamo, sarebbe singolare se la squadra si inceppasse proprio adesso che le è stato accordato un premio promozione di un milione e mezzo di euro.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro