E per una volta sarà la febbre del sabato pomeriggio, ad andare in copertina. La lotta tra Lorenzo Insigne e il termometro continua. Continua la battaglia con il virus influenzale incontrollabile che ha messo k.o. mezza città con tanto di ricadute e picchi altissimi di temperatura, in barba alle terapie. La storia sta in questi termini, nulla più e nulla meno: Mazzarri ha intenzione di lanciarlo dal primo minuto domani con la Samp, al posto di un Goran Pandev reduce da una serie consecutive di partite culminate nella notte di Europa League, ma tutto dipenderà dall’evoluzione dell’influenza che l’ha già escluso dalla sfida con il Viktoria Plzen. Non resta che attendere.
LA SITUAZIONE – E allora, il quadro. Il quadro clinico di un Insigne che ieri, a testimonianza di quanto strano sia il virus stagionale, s’è prima svegliato con la febbre alta e poi s’è ritrovato a migliorare improvvisamente nel pomeriggio, sotto i colpi dei medicinali somministratigli dallo staff medico azzurro. In questo caso però il dottor De Nicola e i suoi, specialisti in miracolosi recuperi e strabilianti prevenzioni, come testimoniano i dati relativi agli infortuni della squadra, la meno colpita d’Europa in fatto di problematiche muscolari, non possono fare altro che seguire la prassi e attendere l’evoluzione. Il corso naturale delle cose. In sintesi: se oggi Insigne si presenterà al centro sportivo di Castelvolturno senza febbre, lavorerà regolarmente e il suo stato fisico sarà ritenuto soddisfacente, allora domani toccherà a lui giocare in attacco insieme con Hamsik e Cavani.
IL TURNOVER – In condizioni normali non ci sarebbero dubbi in merito. Neanche piccolissimi: perché Pandev è reduce da un sovraccarico di partite consecutive tra il Napoli e la Nazionale; sempre in campo, dal primo minuto, dal 6 gennaio: con la Roma, il Palermo, la Fiorentina, il Parma, il Catania, la Danimarca (in amichevole con la Macedonia), la Lazio e il Viktoria Plzen. Otto partite di fila partendo dall’inizio: nelle logiche di gestione di Mazzarri, Big Ben ha detto stop. E’ tempo di fermarsi. E anzi, a dirla tutta, re Goran si sarebbe dovuto fermare già con i ceki in coppa, salvo poi ritrovarsi in formazione dopo il forfait di Insigne. Termometro permettendo, insomma, domani i due colleghi si passeranno ancora il testimone.
DAL 2012 – Se l’influenza sarà smaltita, allora, Insigne potrebbe tornare titolare dopo quasi due mesi: l’ultima volta è datata 22 dicembre, prima della pausa natalizia, a Siena. Poi, sempre in panchina ma sempre dentro a partita in corso. Con il guizzo dell’assist geniale e decisivo per il gol altrettanto decisivo di Cavani a Parma. Un rientro importante, per lui, desiderato e inseguito sin dalla fine del 2012.
INFLUENZA – Giova ripeterlo: l’impiego di Insigne è strettamente legato all’influenza. Se i miglioramenti registrati ieri saranno confermati anche oggi, e soprattutto se dopo aver parlato con lui Mazzarri deciderà che è nelle condizioni migliori, allora Lorenzo giocherà. Altrimenti, spazio al tridente schierato sin dal 4-1 con la Roma: con Hamsik alle spalle di Cavani e Pandev, che dunque sarà chiamato alla nona fatica consecutiva. Per una causa più che valida: vincere con la Samp per cancellare il Viktoria e continuare a sognare. In campionato.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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