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Insigne-gol conquista tutti

Il ragazzo di Frattamaggiore: "Segnare di testa non è la mia specialità, però sono contento per la vittoria dell'Under 21"

Il principe azzurrino è tornato: Lorenzo Insigne, applausi a scena aperta con la Russia, la sorpresa del gol di testa e il solito campionario di giocate fuori categoria. Under 21, certo, ma con vista sulla Nazionale dei grandi. Perché il talento e la classe pura del genio sono cristallini e il sogno di andare in Brasile, nel 2014, una realtà da coltivare giorno per giorno. Con i colleghi al servizio di Mangia e con il Napoli di Mazzarri. Rincorsa, tuffo e via. Dal trampolino dell’Europeo Under 21, ovviamente: perché Lorenzo è il leader.

IL TRASCINATORE – Sì, proprio così: il trascinatore, il direttore d’orchestra di una squadra costruita su di lui e su Ciro Immobile, l’attaccante implacabile e l’altra metà della giovane coppia azzurra che ha mandato in estasi Pescara e che ora autorizza i Mangia boys a guardare con fiducia al futuro. L’amichevole giocata venerdì a Cittadella con la Russia non ha fatto altro che confermare quanto già era parso chiaro: Lorenzo ha colpi di grande qualità e insieme con l’amico ed ex compagno, napoletano come lui tra l’altro, forma un binomio spesso e molto volentieri micidiale: 2-0, gol di Immobile e Insigne. Ovviamente. 

FOTO E AUTOGRAFI- Dopo la vittoria con i pari età dell’Est, ieri l’Under 21 s’è trasferita a Bassano del Grappa, dove domani si cimenterà nel prossimo test con l’Ucraina. Dopo l’allenamento e l’intera trafila insieme con tutti la comitiva, poi, Lorenzo e Ciro hanno lasciato l’Hotel Glamour, sede del ritiro, per una passeggiata rilassante tra le vie del centro. Uno sguardo a destra, un altro a sinistra e la piacevole sorpresa: il fantasista del Napoli è stato avvicinato da tanti passanti, rigorosamente veneti, che gli hanno fatto i complimenti e lo hanno incitato a continuare così. Foto, autografi e via. Un bell’attestato di stima nei suoi confronti, riscosso oltre i confini della città che lo ama e lo applaude forte ogni volta che entra in campo. Poi, sosta al bar per un caffè insieme con il manager, Antonio Ottaiano, e via di nuovo in albergo in tempo per la cena. 

TESTA ALTA – Sorridente e carico, Insigne. Ecco com’è apparso dopo la vittoria e il gol con la Russia. Di testa, non proprio il pezzo forte del repertorio di un concentrato di velocità e tecnica alto un metro e sessantatre centimetri: «Sono stato molto contento: non mi capita tutti i giorni di fare gol in questo modo», ha scherzato con una certa soddisfazione. Poi, ovviamente, un sguardo all’Europeo e alla costruzione del percorso dell’Under 21: «Al di là delle vittorie, inseguiamo sempre la crescita. Sì, il nostro obiettivo è continuare a crescere e a migliorare in vista di una competizione di grande livello con squadre di assoluto valore. Noi, però, proveremo a vincerla». 

IL RITORNO – Per gradi. Il prossimo step nazionale è la partita di domani con l’Ucraina, poi sarà la volta della trasferta di Torino con il Napoli in programma sabato. Insigne raggiungerà il centro sportivo di Castelvolturno già martedì, quando si rimetterà agli ordini di Mazzarri in anticipo rispetto a tanti altri colleghi azzurri impegnati, a loro volta, con i rispettivi Paesi in giro per il mondo. Una buona notizia, per il tecnico toscano, considerando l’esiguo tempo utile a disposizione per preparare la sfida con i granata dell’ex Ventura. 

SOGNO CHAMPIONS – Con ogni probabilità, comunque, dovrebbe toccare ancora a Pandev comporre il tridente insieme con Hamsik e Cavani, ma Lorenzo è in attesa. Asso nella manica e poi allievo rispettoso; in silenzio al cospetto delle scelte di Mazzarri ma sempre pronto a sfruttare le chance a disposizione. Le prossime due partite, con il Toro e il Genoa al San Paolo, saranno decisive in vista dello scontro diretto con il Milan per il secondo posto del 14 aprile a San Siro: d’accordo l’Europeo Under 21, ma Lorenzo vuole anche il top dell’Europa con il club. L’olimpo delle coppe di nome Champions che manca nel suo carnet. Il Napoli come la Nazionale. Principino sempre azzurro. 

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

A.S.

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