De Sanctis 6 – E’ spettatore della partita, che gli sfila via davanti.
Campagnaro 6,5 – Vietato indietreggiare: lui difende e poi trascina, uscendo e provando da sè.
Cannavaro 6 – Va ad incrociare (in avvio) Muriel sulla trequarti, poi deve difendersi dal freddo.
Britos 6,5 – Una marcia in più: anticipa chiunque, lancia e governa con autorevolezza.
Mesto 5,5 – Il destro gli rimane nelle intenzioni, che sono buone e sostenute soltanto da un traversone degno.
Inler 6 – E’ consumato dall’ansia e vivere da ex (con Badu addosso) gli comprime le idee.
Behrami 6 – Tanto per gradire, un indiavolato, esemplare pure tatticamente per 45′. Un errore ma (quasi) grave e difficoltà sul lungo andare.
Pandev (18′ st) 5– Non riesce a incidere, a cambiarla, a dare una briciola in più dell’ovvio.
Armero 6,5 – Una freccia avvelenata: potenza e fisico, rapidità e un cross che vale una delle chanches più rilevanti. La risposta che serviva, ora c’è un uomo in più.
Hamsik 5 – Incredibile ma vero: sbaglia più di quanto sia possibile. Però gioca, scappa alla marcatura, ma non gliene va bene una manco sotto porta. Chiude meglio da mediano di regia.
Insigne 6 – Gli scarabocchi iniziali, poi l’ispirazione a gara in corsa. Il più vivo degli attaccanti.
Cavani 5,5 – Perde il tap in che in altri momenti avrebbe soffiato in porta, poi ne perde un altro ancor più clamoroso. No, non era lui.
Mazzarri 6,5 (all.) – Il «suo» Napoli, senza ritocchini: possesso palla incessante, dominio dello spazio pure. Osservando in alto, guardandosi le spalle, il campionato rimane apertissimo.
L’arbitro Damato 5– Gestione ordinata della gara ma c’è un rigore su Cavani (e mezzo su Muriel).
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
