La grande notte di Lorenzo Insigne. Il grande giorno della finale contro la Spagna. L’Italia under 21 si gioca il titolo europeo, l’attaccante napoletano è il simbolo della nazionale di Mangia, uno dei leader incontrastati. Maglia numero dieci e grandi prestazioni che hanno contribuito a trascinare l’under 21 fino all’ultimo atto, quello decisivo contro la Spagna dei campionissimi. Una partita difficilissima, le Furie Rosse favorite sulla carta. Insigne ci crede. «Un’emozione bellissima, il frutto dei sacrifici fatti finora. Noi siamo un’ottima squadra, anche loro hanno giocatori importanti che hanno fatto parte della nazionale maggiore. Siamo arrivati alla finale, chi è più bravo vincerà», ha dichiarato Lorenzo in una videointervista con Uefa.Com.
In tribuna a Gerusalemme ci saranno i suoi genitori Carmine e Patrizia, la moglie Genny e uno dei procuratori, Antonio Ottaiano. Sono partiti ieri mattina da Roma e lo hanno raggiunto in ritiro, un saluto rapido in serata dopo l’allenamento di rifinitura svolto da Lorenzo e dagli azzurrini allo stadio dove si disputerà la finale. «Ho ricevuto consigli da tante persone, a partire dalla mia famiglia, mia moglie e i miei genitori mi hanno detto di partire sereno di giocare sempre con il sorriso e di far vedere quello che so fare. Per il me il calcio è la cosa più bella che esiste e quando si scende in campo bisogna avere sempre il sorriso». La grande vigilia è già partita, una vigilia fatta di emozioni e anche di piacevolissime sensazioni. «Un po’ di agitazione è normale che ci sia alla vigilia di una partita importante, però cerco sempre di stare tranquillo e di non pensarci troppo perchè altrimenti in campo rischi di non dare il massimo». Il grande sogno di alzare la coppa al cielo, la straordinaria avventura vissuta fin qui con la nazionale under 21 in Israele. «Sicuramente alzare il trofeo al cielo sarebbe un’emozione bellissima non solo per me ma per tutti i compagni e per l’intero staff. Sperò che andrà bene. Mangia è un grande tecnico. La maglia numero 10? Tutta la squadra ha voluto darla a me, i miei compagni mi danno tanta fiducia e io sono contento». Il presente è l’under 21. Lorenzo Insigne, maglia numero dieci, è uno dei punti di forza degli azzurrini. L’Italia di Prandelli il sogno successivo da realizzare, possibilmente entrare nella lista azzurra dei prossimi Mondiali in Brasile. «Questa esperienza in Israele è un tassello in più che ti permette di arrivare fino alla nazionale maggiore. Parlai con l’allenatore ed eravamo d’accordo che venire qua in Israele per disputare l’Europeo fosse importante per la mia crescita. Siamo arrivati alla finale e ce la giocheremo per vincere».
I complimenti di Benitez, quelli del presidente De Laurentiis. Ora l’Italia under 21, poi il Napoli, la prossima avventura ormai alle porte. Il sogno di vincere il titolo europeo e poi di fare grandi cose con il Napoli. Nel 4-2-3-1 del tecnico spagnolo potrà avere un ruolo fondamentale da esterno sinistro e nella prossima stagione proverà a lasciare un segno ancora più forte nel suo secondo anno in maglia azzurra. Ora però la concentrazione è tutta per la finalissima, per l’ultimo atto (ore 18) a Gerusalemme. Sarà ancora Italia-Spagna, il replay della finale dei grandi dell’anno scorso in Ucraina. Un motivo in più per Insigne e gli altri azzurrini di fare bene, l’Italia di Prandelli venne travolta (4-0) dalle Furie Rosse. L’under 21 può togliersi questa grande soddisfazione su una squadra comunque sulla carta fortissima. «Quello è più forte e che secondo me ha una marcia in più rispetto agli altri è Isco. In Champions League ha giocato molto bene con il Malaga e ha disputato anche un’ottima Liga, nelle prime due partite all’Europeo della Spagna mi è sembrato il migliore». Europeo che a un certo punto era diventato addirittura a rischio per Lorenzo, l’effetto di un brutto colpo subito nella seconda partita del girone eliminatorio, quella contro Israele. «Sono partito bene con i gol contro l’Inghilterra. Poi l’infortunio, pensavo di essermi rotto qualcosa e di non poter scendere più in campo. Ringrazio i dottori, i fisioterapisti e lo staff». E così in campo Lorenzo ci sarà anche per l’ultimo atto. E nella finale con la Spagna è tra i più attesi
Fonte: Il Mattino
La Redazione
G.D.S.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro