NAPOLI – Eccolo, Lorenzino il Magnifico. Poche parole: «Un’emozione grandissima segnare qui e in Champions». Non poteva essere altrimenti. Ha segnato alla Mardona nello stadio di Maradona. D’Altro canto, lo sottolinea Gonzalo Higuain: «Qui si sente la presenza di Diego». Forse è stato lui a guidare il piede di Insigne. Punizione dai venticinque metri, ad aggirare la barriera. In pratica quella classica del Divino Diego. Il povero Langerak spedito in campo sul fischio finale del primo tempo, ha capito che quella palla sarebbe finita alle sue spalle. Ma se ne è reso perfettamente conto quando steso sull’erba del San Paolo, ha visto la sfera che sbatteva sotto la traversa e finiva in rete, sospinta anche dalla gioia di uno stadio e dalla felicità di un ragazzino di Frattamaggiore che sta realizzando i suoi sogni e quelli dei tanti ragazzini come lui che forse un momento del genere lo vivranno soltanto nella propria immaginazione.
MATURO – Si pensava che avrebbe giocato Pandev, invece Benitez ha puntato su di lui. Inevitabile che ora il ragazzino che vuole crescere, mostrarsi in tutta la sua grandezza sul più importante palcoscenico del pallone, dica: «E’ bello sentire la fiducia del tecnico. Mi sentivo pronto per essere titolare, ho gamba. Ma se titolare fosse stato Pandev, avrebbe giocato anche lui con grande determinazione perché stiamo tutti bene».
Lorenzo le qualità le ha sempre avute. Di quelle qualità aveva goduto il Pescara che con i suoi gol e i suoi assist si era arrampicato sino alla serie A. A Napoli le cose forse lo scorso anno sono andate un po’ diversamente da quel che lui immaginava. Molte partite cominciate in panchina. Benitez, invece, non ha avuto dubbi: nella sfida più importante di questo inizio di stagione lo ha mandato in campo, senza badare alla carta di identità, alle gerarchie, all’esperienza. Lorenzino lo ha ripagato: ha fatto impazzire Grosskreutz, ha fatto impazzire anche il San Paolo, ma di gioia. «L’importante è aver dimostrato che siamo una squadra» . La stessa cosa che dice Higuain: «Una gioia incredibile». Anche lui protagonista in questa serata dolce e bagnata. Terzo gol stagionale, pesantissimo perché adesso il Napoli può guardare con un altro atteggiamento a questo girone di Champions, un girone di ferro. Ha avuto anche gli elogi del tecnico tedesco: «Klopp mi ha detto che sono stato bravissimo, ora voglio andare al Mondiale. Spero di meritarmelo».
FUTURO – Lorenzino, invece, può pensare anche al suo personalissimo futuro perché la sua è l’età giusta per conquistare un posto nel firmamento del calcio internazionale. «Siamo stati bravissimi. Questa era una partita difficilissima contro i vice-campioni d’Europa» , spiega. E’ dolce il sapore della Champions. Dolcissimo il sapore della vittoria. Il Napoli non perde un colpo: tre vittorie in campionato e adesso la quarta, contro una tra le squadre più forti e belle del continente. Cresce l’autostima. Lo sottolinea Insigne: «Sono felicissimo per questa vittoria che ci dà fiducia anche in vista della partita di Milano, cercheremo di vincere anche lì» . La squadra segue il tecnico: «Benitez ci chiede qualche sacrificio in fase di non possesso. Ma noi vogliamo fare quello che lui ci chiede».
Lorenzino da ieri sera non è più una semplice promessa.
Fonte: Corriere dello Sport
La redazione
F.G.
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