PARMA – Un duello fatto di tecnica e velocità che doveva infiammare la notte del Tardini ha fornito solo qualche sporadico lampo: Jonathan Biabiany e Lorenzo Insigne non hanno acceso Parma-Napoli e si sono adattati a un ritmo non esaltante. Soprattutto nella prima frazione. Meglio nella ripresa quando un paio di iniziative del francese e le giocate dell’azzurro hanno destato gli spettatori assopiti dai 45′ iniziali troppo soporiferi e senza neppure una conclusione nello specchio della porta. Ai punti il duello tra i due attaccanti esterni è finito in parità, ma alla fine a festeggiare è stato Biabiany che si è preso i tre punti e può sognare di tornare a giocare le coppe europee come aveva fatto quando indossava la maglia dell’Inter.
POCO RITMO – Nel primo tempo Insigne è stato più vivo del collega: ha toccato il doppio dei palloni (29 contro 14), ma ne ha anche persi di più (8 contro 4). Nel complesso l’azzurro, preferito a un Mertens che non doveva essere al top dopo l’infortunio subito nel match interno contro la Fiorentina (quando è entrato invece è risultato il migliore…), è stato più vivo. Ha battuto benino un paio di calci piazzati e sulla prima parabola è nato il gol di testa annullato a Fernandez per fuorigioco. Biabiany, invece, aveva iniziato mostrando molta voglia, ma anche portando troppo il pallone a spasso per il campo e facendo arrabbiare Donadoni. L’ex Sampdoria aveva provato la conclusione dopo appena 6′ ma quella è rimasta l’unica iniziativa degna di nota di una prima frazione nella quale è stato poco coinvolto: spesso ha aspettato, largo a sinistra, che il pallone gli fosse recapitato e Henrique non ha sofferto particolarmente. Insigne invece ci ha provato di più, anche accentrandosi con o senza il pallone.
PIU’ VIVACI – Nella ripresa il duello tra Biabiany e Insigne si è acceso come la partita. Il gialloblù ha sprecato un ottimo contropiede ignorando la sovrapposizione di Molinaro e poi ha impegnato con un tiro cross l’attento Reina. Il napoletano invece ha provato la conclusione chiamando alla parata (facile) Mirante e ha costretto Acquah a spendere l’ammonizione per fermarlo. L’ingresso di Mertens, dopo che il Parma era passato in vantaggio con Parolo, ha costretto Insigne a traslocare a destra dove a volte ha incrociato i tacchetti con il francese impegnato a coprire quando su quella corsia Henrique ha provato la sovrapposizione. Insigne ha terminato il match tornando a sinistra dove, su assist di Mertens, ha sprecato una buona palla gol non inquadrando lo specchio della porta. Biabiany ha chiuso con un tiro in porta, 32 palloni toccati e 15 persi. Nel finale forse la sua velocità avrebbe potuto allentare la pressione visto che il Napoli ha premuto molto e invece Jonathan è arretrato molto, mostrando comunque una discreta attitudine anche alla fine difensiva. Insigne invece ha concluso verso la porta avversaria 2 volte, ha toccato quasi il doppio dei palloni del rivale e inevitabilmente ha finito per perderne di più. Ha impreziosito la sua prova con un paio di buoni cross e la sua prestazione è andata in crescendo. Quando il Napoli ha trovato in Mertens una preziosa alternativa offensiva, il Parma ha dovuto arretrare il baricentro e il ragazzo di Frattamaggiore ha potuto pungere di più senza però trovare il guizzo del pareggio. Se Mertens fosse entrato prima magari…
Fonte: Corriere dello Sport
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