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“Insigne al Mondiale”, garantisce Benitez: Prandelli monitora il da farsi

Scacco al Mundial: in due mosse. In due partite: domani con la Samp e un po’ più in là con il Verona. Perché se è vero che le prossime giornate non sembrano proprio le più adatte a regalare emozioni, al di là dell’onor di firma, lo è altrettanto che Lorenzo Insigne scenderà in campo con gli occhi verde e oro: i colori del Brasile. Sì, semi vacanza per tutti ma non per lui. E saranno giochi e magie di colori: l’obiettivo è trasformare a colpi di classe e talento, magari di assist e gol, l’azzurro del Napoli in quello della Nazionale. In un batter d’occhi: apri, chiudi. E sogna il Mondiale. Si può.

DUBBI E CERTEZZE. E allora, si accomodi il signor ct Prandelli sul divano del penultimo week end stagionale di campionato: c’è Insigne, da valutare; c’è Lorenzo e poi anche tutti gli altri candidati all’estate sudamericana più in voga del momento nel mondo del calcio. Folle corsa, maratona a perdifiato per qualcuno: chi farà parte della lista dei 23 convocati? Dilemma, rebus. E poi una certezza (per bocca del ct in persona): Insigne sarà compreso quantomeno nel pre-elenco dei 30 che, poi, nel corso di un primo ritiro fatto in casa, dovranno convincere Prandelli a puntare su di loro anche in Brasile. Sfida bella, emozionante, soprattutto stimolante. Ma anche da togliere il fiato e il sonno.

IL CAMPIONARIO. Ci sarà ancora da soffrire, insomma. Ma tutto sommato Insigne ha dimostrato di avere anche la dedizione, nel campionario, oltre al talento cristallino e puro donatogli dalla dea del pallone: capace di assist al bacio e gol spettacolari e decisivi, come in finale di Coppa Italia o in Champions con il Borussia, ma anche di corsa e copertura degne di un mediano, a tratti di un terzino. «E’ dall’inizio della stagione che, in termini di sacrificio tattico, mando messaggi importanti a Prandelli: se decidesse di portarmi al Mondiale sarei molto orgoglioso». Quanta fierezza, dopo la Coppa, nelle parole di Lorenzo. E che qualità di crescita, nel corso delle esperienze con Mazzarri e Benitez. «Merita il Mondiale», disse Rafa dopo la coppia d’assi calata nella notte dell’Olimpico. «E’ uno che può fare la differenza» . Una splendida dimostrazione di stima da un tecnico che non è mica abituato a fare sconti: non resta che insistere. Non resta che accelerare: domani con la Samp, a Marassi, e la prossima settimana al San Paolo con il Verona. Bum-bum: dopo la panchina di martedì con il Cagliari, una chance fumata sotto gli occhi del collaboratore del ct, Di Palma, Insigne sarà caldo come la brace. L’intelligence della Nazionale lo segue; lo seguirà oggi e poi domani: serve un magnifico Lorenzo. Serve un fratello d’Italia!.

Fonte: Corriere dello Sport

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