Presentata stamane la nuova maglia blucerchiata per la prossima stagione realizzata insieme al marchio spagnolo Joma. L’aspetto più curioso arriva da una serie limitata di divise riservate agli appassionati e caratterizzate dallo slogan “La maglia che ti incoraggia”: sono state infatti realizzate con un chip all’interno dello stemma blucerchiato, toccando il quale parte un coro dei tifosi, cantato per l’occasione da Muriel, Eder, Correa, Palombo, Rizzo e Duncan e registrato qualche settimana fa in gradinata sud.
350 MAGLIE SPECIALI — “Sorvoliamo sulle doti canore dei miei compagni”, ha scherzato Viviano, ma l’iniziativa – unica nel suo genere – ha già attirato l’interesse dei tifosi. Oltre alla maglia blu, è stata presentata la seconda divisa bianca (ispirata a quella degli anni Settanta) e una terza maglia gialla (con una striscia blucerchiata verticale). La maglia “parlante” verrà presentata stasera a Pinzolo alla tifoseria da parte dello stesso presidente Ferrero, atteso nel pomeriggio in Val Rendena. Saranno soltanto 350 le maglie dotate di chip con il coro dei giocatori-tifosi che verranno messe in vendita al pubblico. Una curiosità: nessun giocatore potrebbe comunque mai usarle in una gara ufficiale, in quanto espressamente vietate dal regolamento.
SORTEGGIO — Idee un po’ più chiare verso l’impegno del 30 luglio, quando la Sampdoria debutterà in Europa League: i blucerchiati affronteranno i serbi del Vojvodina o i lettoni dello Spartaks Jurmala nel terzo turno preliminare. Zenga dovrà attendere la conclusione del secondo turno, il 23 luglio, per conoscere la propria avversaria: molto probabilmente saranno i serbi, che all’andata hanno vinto 3-0. “Strana la vita – ha detto Zenga -. Andai a Belgrado dieci anni fa con la Steaua di Bucarest. La Sampdoria torna in Europa e lo potrebbe fare contro la squadra che fu di Sinisa, per di più in Serbia dove ho vinto campionato e coppa con la Stella Rossa. E questo è per chi non crede nel destino. Se, dopo il 3-0 dell’andata, passerà il Vojvodina sarà un avversario tosto, impegnativo”.
Fonte: gazzetta.it
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