Dopo Cavani, il vero uomo di Coppa è lui: Gokhan Inler, lo svizzero di origini turche, che nello stadio di Villareal trascinò il Napoli al superamento di un girone di ferro e poi a Stamford Bridge stava per far avverare il miracolo del superamento degli Ottavi di finale di Champions League.
Il pilastro del centrocampo azzurro, rimasto finora ai margini delle gare di Europa League, alla vigilia della sfida con il Dnipro, osserva: «Non sappiamo ancora il mister chi di noi farà giocare ma chiunque scenderà in campo sa di dover dare il massimo, e lo darà. Nulla ancora è compromesso, il nostro percorso in questa competizione è tutto aperto, ci batteremo fino all’ultimo» . Ma Inler giocherà sicuramente, non a caso viene invitato a presentarsi alla conferenza stampa ufficiale al fianco di Mazzarri. Tra l’altro era previsto che sarebbe toccato a lui il compito di dare sostanza al centrocampo nella partita di ritorno con gli ucraini (all’andata era subentrato nel finale) Per quello aveva riposato con il Torino, tranne essere lanciato nella mischia nell’ultimo quarto d’ora quando la squadra era in affanno. Inler interviene a tratti durante la conferenza stampa, le domande sono tutte per l’allenatore. Ma quando viene chiamato in causa, tira fuori gli occhi della tigre: «Ridimensionati noi? Neanche a dirlo. La squadra è cresciuta tanto, dimostreremo con i fatti che siamo sempre noi. Vogliamo far bene con il Dnipro e poi confermarci anche in campionato. E’ un periodo che non gira a nostro favore ma solo in quanto a risultati. Passerà» .
I PROGRESSI – Superato l’anno ambientamento, trovato al fianco il partner ideale (Behrami, che però stasera non dovrebbe giocare), Gokhan Inler si sta impossessando gradatamente di un ruolo che non era il suo all’Udinese e neanche nella nazionale svizzera. Progressivamente si sta calando nella parte del mediano tuttofare. Ed ora vorrebbe fare anche da trascinatore: «Proveremo a fare risultato già in Europa League per poi rituffarci in campionato» . Inler dovrà ancora acquistare dimestichezza con i cambi di campo, non avendo nel dna la battuta lunga a cercare gli attaccanti; dovrà proteggere meglio la difesa dagli inserimenti dei centrocampisti avversari. Intanto i suoi progressi sul piano della tenuta e della personalità sono sotto gli occhi di tutti. Ed in ambito europeo, Inler riesce a trovare una spinta più per sfoderare le sue qualità di combattente ma anche di geometra, questa potrebbe essere una delle sue notti luminose.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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