C’è un leone triste nel Napoli. Che da un bel po’ non ruggisce. Gokhan Inler sta soffrendo in questo periodo dove Mazzarri gli ha preferito Dzemaili. Nelle gerarchie iniziale l’ex Udinese era un titolare fisso, guai a dire al tecnico di studiare un Napoli senza il centrocampista voluto a tutti i costi due stagioni fa. De Laurentiis dovette sborsare un bel po’ di soldi per convincere la famiglia Pozzo a cedergli l’elvetico. Fu un vero e proprio parto la chiusura della trattativa e la presentazione sulla nave Msc con la maschera del re della foresta fu una liberazione. Purtroppo, però, Inler non ha mai convinto più di tanto. Nella prima stagione aveva l’alibi del noviziato in una grande piazza. Nel torneo in corso ha avuto dei miglioramenti ma non è mai stato costante. Rispetto a prima, però, ha segnato cinque gol, tutti da fuori e tutti di bella fattura. Ma non servono solo reti. Da lui ci si aspetta il gioco. Dovrebbe essere la mente del Napoli ma spesso si è perso per strada. Il clou contro il Chievo a Verona. Da quel momento in poi Mazzarri l’ha bocciato affidandosi a Dzemaili. Il buon Blerim non si è fatto trovare impreparato e con quattro gol in due partite è diventato un titolarissimo. Inler, comunque, non getta la spugna. Sa come vanno le cose nel calcio. Basta allenarsi con professionalità e diventare protagonista non appena viene chiamato in causa. Mancano ancora sette partite al termine del campionato e quindi le possibilità per essere impiegato ci sono. Per il momento deve stare a guardare all’inizio, ma lo spazio che avrà nelle prossime gare dovrà sfruttarlo al massimo. Nella partita d’andata al San Paolo contro il Milan sbloccò il risultato con un gran tiro da fuori area. Neanche il tempo di cominciare che già beffò il portiere Abbiati. Fu una doccia fredda per i rossoneri, peccato che alla fine non si vinse, soprattutto dopo il raddoppio di Insigne. El Shaarawy accorciò le distanze prima del riposo e pareggiò i conti nella ripresa. Domenica a San Siro potrebbe tornare utile Inler. Se le cose si dovessero mettere per il verso giusto, le sue qualità in fase di impostazione potrebbero essere fondamentali per uscire indenni dalla trasferta meneghina. In palio c’è la piazza d’onore a Milano e lui, così come gli altri, dovrà essere pronto per dare una mano alla causa partenopea. L’anno scorso ha provato le emozioni Champions e sarebbe il caso di ritornare nell’Europa che conta. Questo finale di stagione gli servirà anche per essere riconfermato. La sua permanenza in azzurro non è più certa. Dipende tutto dai progetti del Napoli e di Mazzarri nel caso in cui dovesse rinnovare il contratto per un’altra stagione. Dunque, per il re leone vale la pena tornare a ruggire. Altrimenti l’azzurro tanto agognato potrebbe allontanarsi…
Fonte: Salvatore Caiazza per Il Roma
La Redazione
M.V.
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