Il centrocampista azzurro Gokhan Inler ha rilasciato una lunga intervista ai colleghi de Il Mattino. Ecco quanto selezionato da IamNaples.it:
“Pronto a giocare in un 4-3-3? Ho giocato con questo modulo nell’Udinese di Guidolin e in quella di Marino da centrale, sono pronto a fare quello che mi viene chiesto. Non mi affeziono allo schema, so che si può variare spesso nel corso di una partita. Guidolin ct dell’Italia? Ne ho sentito parlare, sarebbe davvero bravo in quel ruolo. Mondiale? Sono soddisfatto, volevamo passare la fase a gioni e ci siamo riusciti. Con l’Argentina sarebbe potuta andare diversamente se avessimo concretizzato le occasioni create. Penso ad esempio al palo di Dzemaili nel finale…i dettagli fanno la differenza. Talvolta è tutta questione di secondi e di centimetri. Oltre che guerriero sono anche filosofo? Ripenso spesso al gol fatto in Chelsea-Napoli, il più bello in maglia azzurra. E poi al fatto che noi siamo usciti per un nulla, una distrazione. Il calcio è questo…Quante volte ho combattuto con il destino? Tante. Mio padre, Ahmet, lavorava i campi vicino a Istanbul quando decise di partire da lì per andare in Svizzera a cambiare la sua vita. oleva giocare a calcio ma mio nonno gli negò questa gioia perchè gli servivano le sue braccia in campagna. Con me come si è comportato? Ha fatto qualsiasi cosa per farmi giocare. Sono nato a Olten, nel Canton Soletta e lui mi ha sempre accompagnato agli allenamenti, non dicendo mai di essere stanco nonostante le tante ore di lavoro. Avrebbe voluto vedermi nella Turchia? Non credo, mi chiamarono solo una volta nell’Under 21 poi niente più. Credo che lui volesse solo che io fossi felice e soddisfatto. Trasferirmi in una squadra del mio Paese? Avevo 20 anni e giocavo nel settore giovanile del Basile, quando assieme ad un mio amico andai a fare un provino per il Fenerbache, che si allenava in Svizzera non distante da noi. Superammo i test e l’allenatore Christop Daum mi disse che era prnto un contratto di quattro anni per me. Vado così ad Istanbul felice in attesa del nulla osta che però non arriva mai. E così mi dicono che me ne devo andare, una delusione enorme. La più grande? No.Perché quella del 2005 fu un’estate terribile per me:pochi giorni dopo riusciamo,sempre con quello stesso amico, ad avere la possibilità di fare un test con il Galatasaray allenato da Hagi, l’ex stella del calcio rumeno. Mi presento al campo il giorno del provino ma si rifiutano di farmelo fare perché, nel frattempo, quel mio amico aveva comunicato che non lo avrebbe più fatto.Vatti a fidare degli amici? Ma mica è finita. Perché il mio giro finisce al Besiktas dove c’è Del Bosque come allenatore e dove mi porta Sergen Yalcin, il loro numero 10. Ma neppure lì le cose vanno come devono andare e ci resto ancora una volta male. Ma quelle amarezze mi hanno reso ancora più forte .E poi sono tornato in Svizzera che adesso è davvero la mia casa. Cosa mi piace di Benitez? Con lui gioco semplice, in maniera libera. mi aiuta a capire che l’età non è un fattore vincolante. SI può continuare a crescere e imparare anche a 30 anni. Tutti si aspettano grandi cose da noi? Siamo pronti per il campionato e la Champions, non abbiamo timori e non ci sentiamo inferiori alla Juve e alla Roma. Siamo il Napoli e abbiamo voglia di rendere felici i nostri tifosi e sappiamo come farlo. La boxe? È una passione che ho sempre avuto, anche quando ero a Udine. Ho visto tutti i combattimenti di Cassius Clay. A Napoli mi alleno poi con Patrizio Oliva, il pugilato ti aiuta a mantenere alta la concentrazione e sicurezza. Amico di Federer? Mi invita ai suoi tornei ma non sempre posso andarci per impegni lavorativi. Ha come me il numero 88 come portafortuna. Svelare il mio piatto preferito? Le polpette al sugo. Le vado amangiare spesso a Napoli con i miei cani”.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro