La stima. E allora, il racconto della lunga, emozionate vigilia di Inler. Un giocatore silenzioso, sorridente e mai sopra le righe, che a Benitez piace da matti. Centrocampista ideale, o giù di lì, per il tecnico spagnolo, proprio come lo era per Marino e Guidolin ai tempi dell’Udinese. Ecco, la continuità tra il presente e il passato sta proprio in questo dettaglio: la stima di quei tempi equivale a quella di oggi. E di certo di domani: Rafa lo ha già indicato nella lista del Napoli del futuro, e poco importa se tra qualche mese potrebbero tornare alla carica i club che a gennaio avrebbero voluto acquistarlo (Borussia Dortmund e Galatasaray).
Intrecci. A proposito, la Coppa del Mondo è sempre il traguardo di una vita e il Mundial brasileiro avrà per Gokhan un sapore speciale per una questione di cuore: il suo manager, Dino Lamberti, s’è formato calcisticamente proprio in Brasile.
Indimenticabile. Udinese e l’Udinese, dicevamo. La squadra che l’ha lanciato e che, dopo quattro stagioni, gli ha spalancato le porte di Napoli: 18 milioni di euro. Senza mai dimenticare il passato: amici veri, da quelle parti, ne ha ancora, ed è per questo che sabato per lui non sarà una partita qualsiasi. Anzi, non lo sarà mai.
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