La doppietta di Pandev. L’assist perfetto di Insigne. Gli spazi aperti da Zapata. Le discese di Zuniga. Istantanee di una partita che restituisce al Napoli primato e certezze, che dimostra come l’incredibile pari con il Sassuolo sia stato solo un inciampo casualissimo. Meno appariscente il lavoro di Gökhan Inler nel cuore del campo, ma anche lui, tra lanci eleganti e ricuciture, diventa simbolo del 2-0 di Marassi: «Dopo mercoledì – racconta – volevamo reagire e dimostrare il nostro valore: tenevamo tantissimo a questi tre punti e la concentrazione era altissima».
GIOCO – Non è un caso che insista sul piano caratteriale: è lì che la forza delle grandi squadre affonda radici. Eppoi non si lascia abbagliare troppo dal ritorno al successo e dalla classifica nuovamente dominata, convinto che esistano ancora margini di crescita: «Il nostro gioco può migliorare molto» . Non insiste sul Sassuolo e non gongola per il Genoa, mette in conto le trappole del campionato e confida nelle qualità azzurre: «Ci sono tante squadre e in serie A ogni partita è difficile» .
STRADA – Ci ha pensato Pandev ( «E’ stato stato bravissimo e ci ha regalato due grandi gol» ), oscurando l’iniziale dirottamento di Higuain e Hamsik in panchina: «Il gruppo è splendido e la squadra unita: spingiamo tutti per lo stesso obiettivo». Non vola alto, ma misura l’importanza dei tre punti anche pensando all’Arsenal: «Possono darci serenità per la Champions, sarà una grande partita» . Quanto all’effetto immediato, il primo posto in campionato aspettando che giochi la Roma, assicura tranquillità: «E’ sempre bello stare lassù, però dobbiamo tenere i piedi per terra: la strada è ancora lunghissima» .
DIGA – Il centrocampista, dopo le parole di Marassi, twitta anche la sua soddisfazione. E conferma sul social network il pensiero che non ci sia comunque tempo per gioire, profilandosi un’altra sfida importantissima: «Ci siamo riscattati subito ma non ci fermiamo perché fra tre giorni c’è la Champions» . Lui è pronto, con i suoi lanci verticali o con i palloni smistati sulle fasce, con le ripartenze avviate come ieri nella ripresa quando il Genoa ha tentato di osare qualcosa in più. Inutilmente, perché la diga svizzera ha retto, con Behrami statuario al suo fianco e Dzemaili entrato a dar manforte.
OTTOBRE – Un’impronta rosso-crociata sul Napoli che vola alto, che s’affaccia di nuovo all’Europa dopo il debutto felice con il Borussia, che studia il Livorno e non ignora, pur vivendo giornata dopo giornata, il caso della partita con la Roma che fa sognare il Sud e profuma di scudetto. Inler, con Behrami e Dzemaili pensa anche al Mondiale, alle qualificazioni con Albania e Slovenia che lo aspettano all’inizio di ottobre. Questa, però, è un’altra storia: adesso gli obiettivi sono azzurri. «La sfida con l’Arsenal sarà durissima, ma il gruppo è forte e abbiamo i mezzi per far bene. Daremo tutto, come sempre. Come a Marassi in questa partita che ci riporta in vetta: bella sensazione, anche se il cammino è lungo, l’importante è esserci rifatti dopo il Sassuolo».
Fonte: Il Corriere dello Sport
La Redazione
M.V.
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