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Inler: “Il mio gol è per i tifosi”

Lo svizzero: "Per il campionato giochiamo partita dopo partita"

Disperatamente, tenacemente aggrappati all’ultima magia di Gokhan. Ha sbagliato tanto (diciamo pure troppo) in mezzo al campo lo svizzero: troppo nervoso, forse, certamente troppo impreciso quando c’era da ripartire, da cambiare rapidamente fronte di gioco, da innescare le punte, Cavani più di Pandev. Eppure lui, Inler, in una partita tremendamente complicata ha saputo fare la cosa più difficile e più importante: se dopo tutto il Napoli non ha visto la Juve scappare a più nove, con uno scudetto cucito già sul petto a questo punto, è tutto merito del suo bolide da oltre venticinque metri e di quel piccolo aiuto di Bonucci, un tocco impercettibile che pure ha messo fuori gioco Buffon, mica uno qualsiasi. Pari giusto, dice Inler. Forse più utile alla Juve, ma moralmente preziosissimo per dare un senso agli ultimi tre mesi di campionato. «Nel secondo tempo abbiamo creato tante occasioni per vincere, mentre nei primi 45 minuti abbiamo rischiato tantissimo. Il pareggio è giusto, guardiamo avanti. Noi non parliamo di scudetto. Abbiamo dato il massimo, ci sono ancora tantissime partite da giocare. La Juventus è una squadra fortissima», spiega Inler, quasi a voler lasciare la pressione tutta sulle spalle degli uomini di Conte. Per la serie: solo loro possono perderlo, lo scudetto.

DEDICA – Non è un gol banale, quello di Inler. Bello è bello, non ci sono dubbi. Importante pure, perché ha impedito alla Juve la fuga decisiva. La dedica non può essere da meno: «Il mio gol è stato importante, lo dedico a tutti i tifosi napoletani». Che sono, dopo tutto, la sua forza interiore. Non può essere solo una coincidenza il dato statistico che in questa stagione il centrocampista svizzero sia andato a bersaglio solo al San Paolo. Aveva sbloccato il risultato con il Milan (poi finì 2-2), aveva trovato la doppietta nell’abbuffata contro il Pescara (travolto 5-1), aveva firmato il raddoppio nel 3-0 con il Palermo, storia del 13 gennaio, un mese e mezzo fa. Per Inler si tratta del quinto centro stagionale (tutti in campionato) con la maglia del Napoli. Nel conto personale anche le due reti siglate con la maglia della nazionale svizzera contro Slovenia e Albania nelle qualificazioni per Brasile 2014.
OBIETTIVI – Gol pesante, certo. Ma il Napoli può davvero accontentarsi solo del pareggio acciuffato? Per Inler sì, anche se la Juve resta lassù, con sei punti di vantaggio sugli azzurri e il jolly degli scontri diretti a proprio favore (vittoria all’andata, pareggio al ritorno). «Il pari credo sia giusto. Nella prima frazione abbiamo iniziato male, poi siamo cresciuti e nella ripresa abbiamo fatto meglio», spiega Inler. E la classifica? C’è la Juve davanti, ma c’è anche un secondo posto da difendere per tornare in Champions. Bisogna pensare a guardarsi le spalle? «Mancano undici gare alla fine, dobbiamo giocare sempre al massimo per portare a casa un grande risultato», chiude il centrocampista. Restare in scia alla Juve, sperando in un paio di passi falsi dei bianconeri, è in fondo il modo migliore per tenere alto il ritmo e difendere la zona Champions.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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