Rimandati. Anzi, soltanto rimandato il loro esordio al San Paolo. Il semplice ritorno davanti al popolo azzurro o l’agognato rientro in campo dopo un’assenza lunga, forzata e dolorosa: ieri Gokhan Inler e Marco Donadel si sono accomodati in tribuna a vedere il Napoli sfidare i tedeschi del Bayer Leverkusen e, convivendo con un po’ di logica sofferenza, hanno già cominciato a contare i minuti che li separano dalla seconda uscita stagionale davanti al popolo azzurro. Tutto sommato, sembra tanto ma è davvero poco: mercoledì, ancora a Fuorigrotta, con il Bordeaux nella Msc Crociere Cup.
DAI RAGAZZI – E allora, forza Napoli. Sì, è più o meno questo il messaggio intorno alle ore 10, di buon mattino, Inler ha diffuso via Twitter: «Buongiorno a tutti? stasera partita con il Bayer Leverkusen! Forza ragazzi!». Che spirito di corpo, per lo svizzero non convocato. Escluso per mera precauzione, dopo la leggera distorsione a una caviglia rimediata una settimana fa a Dimaro nell’amichevole disputata dal Napoli contro il Grosseto, test di chiusura del ritiro precampionato: Gokhan detto Gogi sta molto, molto meglio, ma ancora ieri è stato sottoposto a un’ulteriore sessione di terapie e dunque Mazzarri ha preferito risparmiargli la partita. Per lui l’appuntamento, pronto e tirato a lucido, è fissato alla passerella serale con i francesi (ore 21, venduti 15 mila biglietti).
CHE ANSIA – Discorso diverso per Donadel. Che ha giocato l’ultima partita con la maglia del Napoli il 12 gennaio con il Cesena, in Coppa Italia (16 minuti, subentrando a Britos). L’ultima ma anche la prima e l’unica, della sua sfortunata esperienza azzurra: il biondo centrocampista s’è poi sottoposto a un intervento a Monaco di Baviera e successivamente ha cominciato un programma di riabilitazione che lo ha portato fino alla prima partitella in famiglia, giocata venerdì a Castelvolturno. Non resta che attenderne il ritorno ufficiale: tra mercoledì e sabato, l’ansia che ha cadenzato questi mesi di attesa potrebbe trasformarsi in gioia. Dunque, appuntamento al Bordeaux o all’ultima amichevole prima della partenza per la Cina: significherebbe la fine di un incubo.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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