Mezzogiorno di Champions, oggi a Nyon. Ma prova a minimizzare, il Napoli. Prova a far credere che un avversario vale l’altro nel sorteggio sul lago di Lemano. Ma non è così. Come tra i tifosi, infatti, pure tra gli azzurri c’è attesa, curiosità e persino un poco d’apprensione per il nome del prossimo avversario. Scansare le spagnole negli ottavi, sarebbe una liberazione. Di sicuro la speranza di andare ancora avanti e rendere ancor più affascinante l’esperienza in coppa. Poi, se dopo quel girone di ferro dovesse capitare pure Messi o magari Cristiano Ronaldo, beh, allora pazienza.
ARONCIA CONTROCORRENTE – Però c’è anche chi va controcorrente. « Giuro, per me fa lo stesso. Ormai di squadre deboli o presunte tali non ce ne sono più», racconta Salvatore Aronica, il difensore mancino che s’è guadagnato sul campo consenso e posto fisso in prima squadra. « Barcellona e Real preferirebbero non trovarci sulla loro strada? Se è vero mi riempie di gioia, ma fatico a crederci. Mi sembra impossibile che abbiano paura d’incontrarci. A me, invece, piacerebbe. Sarebbe una grande sfida. Esaltante. Sì, voglio il Barcellona oppure il Real. Spero che dall’urna venga fuori una di loro».
INLER SI AFFIDA ALLA SORTE – E Gokhan Inler che è di fianco a lui, gli dà persino corda. « Ma sì, che conta ormai! Anch’io non ho preferenze. Decida la sorte. Del resto, non era proibitivo anche superare il turno a gironi?», dice lo svizzero entrato nel cuore della gente dopo quel gol che ha avviato il successo azzurro col Villarreal. Una soddisfazione ancora viva. « Sì, quel gol è stato importante per la squadra ma anche per me. Una serata indimenticabile quella del Madrigal. Ora, però, dobbiamo pensare al campionato. E’ sul campionato che dobbiamo concentrarci. Qui dobbiamo dare di più. E, ovviamente, lo dico a me stesso prima di dirlo agli altri». Già, ma quando dice “campionato”, Inler a che cosa pensa? Il Napoli ha ancora margini per pensare in grande? « No, non voglio parlare di scudetto o altro. Posso assicurare, invece, che il Napoli è davvero un grande gruppo e che tra noi c’è amicizia, c’è armonia e anche la voglia di regalare ai tifosi belle prestazioni. La partita con la Roma deve essere il punto di ripartenza per arrivare in alto. Il più in alto possibile. Poi, a maggio faremo il bilancio di tutta la stagione».
IL TEMPO C’E’ – E annuisce, Aronica. Condivide ciò che dice Inler e aggiunge pure che: « Non è troppo tardi per risalire la classifica. Il tempo c’è», assicura il difensore azzurro, il quale ha una cosa da chiedere al 2012; « Mi farebbe piacere – confessa – rinnovare il contratto con il Napoli e rimanere ancora qui. Nei prossimi mesi si deciderà».
O magari nei prossimi giorni. « Già, potrei approfittare del Natale per parlarne con il presidente. In genere a Natale si è tutti un po’ più buoni», scherza Aronica, che soltanto sei mesi fa sembrava dover andare via, inserito nella trattativa Britos col Bologna. Disse no, Aronica. E fu una fortuna. Per lui forse. Per il Napoli di sicuro, visto l’infortunio del nuovo arrivato e il suo rendimento in campionato e Champions. Ma non cerca rivalse, Aronica. Tutt’altro. « Alla fine – si limita a dire, però con soddisfazione – è sempre e solo il campo ad emettere giudizi».
Ora, però, il pensiero va alla Roma. « Altro che squadra in crisi, in difficoltà. Vista contro la Juventus, è sembrata al contrario una squadra viva e assai temibile. Ma temibile oppure no, per noi la partita di domenica sera è di quelle con un risultato solo. Abbiamo due partite in casa prima della sosta di Natale e se vogliamo rilanciarci dobbiamo vincerle entrambe. Ed è proprio questo che vogliamo fare».
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
