Per ora rappresentano la colonia straniera più folta nell’organico azzurro. Inler, Dzemaili e Behrami sono nati in Svizzera anche se da genitori provenienti da altre nazioni. Si ritrovano insieme anche in nazionale ed il loro affiatamento ha prodotto risultati importanti nel Napoli. Nessuno dei tre ha mai messo il broncio se scivolava in panchina. E tutti i tre quando si sono ritrovati in campo hanno cercato di aiutarsi a vicenda. Saranno le tre «guardie» svizzere a disposizione del centrocampo di Benitez (in attesa dell’aggiunta di un quarto).
Behrami e Dzemaili sono stati i primi a presentarsi a Castelvolturno e rispondere alla convocazione per la nuova stagione. Entrambi sono state le rivelazioni della passata stagione e tra gli artefici più importanti, insieme con Cavani, della conquista della Champions League. Behrami è andato al di là di ogni più rosea aspettativa, entrando nel cuore dei tifosi per il suo spirito battagliero e la sua voglia di lottare su ogni pallone. Ha collezionato ben trentatré presenze in campionato oltre alle tre in Europa League. Behrami, 28 anni, originario del Kosovo, ha saltato solo tre gare per somma di ammonizioni. E per uno abituato a entrare sempre in tackle, un cattura palloni per eccellenza, non è neanche tanto. Ancora non si sa se Benitez voglia impiegarlo a centrocampo e primo esterno a destra di difesa, ruolo peraltro già svolto in precedenza nella sua carriera. Ha il contratto in scadenza nel 2017 ed il suo desiderio di esibirsi in Champions League è stato esaudito al primo colpo. Anche Blerim Dzemaili, 27 anni, nato da genitori macedoni, ha saputo ritagliarsi il suo ruolo nel Napoli dimostrando di essersi messo del tutto alle spalle i problemi fisici. Tranne la pausa di gennaio in cui s’era parlato di una sua cessione al Milan, Dzemaili s’è reso protagonista di un finale di campionato in crescendo. Trentaquattro presenze e sette gol (altri due in Europa League) sono un bel biglietto da visita da esibire a Benitez. Soprattutto Dzemaili aveva bisogno di una verifica sulla tenuta fisica che è arrivata puntualmente. E potrebbe essere un jolly prezioso per il centrocampo azzurro. Infine Gokhan Inler. Esiste già una sorta di feeling con l’allenatore spagnolo. Benitez infatti l’avrebbe voluto già a Liverpool. E nel nuovo modulo di gioco, Inler potrebbe addirittura esaltarsi e mostrare tutte le sue qualità avendo meno spazi di campo da coprire rispetto al passato. Tre svizzeri che tra l’altro parlano inglese e non hanno alcun problema a comunicare con i nuovi compagni di spogliatoio. Anzi saranno loro a fare da traino ai nuovi arrivati.
Fonte: Il Corriere dello Sport
La Redazione
M.V.
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