Gol e partita? Macché, sembrava pure facile, solo che a volte succede che le cose si complichino senza un preciso perché, ma per tanti motivi. E si resta con un pugno di mosche in mano. Gol sì, ma partita no. Il Cagliari ha saputo rimontare due volte. Anzi, sostituzione dopo 63 minuti di gioco, quando il match pareva prendere di nuovo la direzione azzurra. Invece no, perché quello di ieri è stato anche lo strano pomeriggio di Gokhan Inler. Forse il suo più di quello degli altri. Prima la staffilata vincente da 25 metri (alla mezz’ora del primo tempo), per il doppio vantaggio, con la sensazione (errata) di aver messo la partita al sicuro. Poi il terzo gol corrispondente al nuovo sorpasso, ad opera di De Guzman (17′ st, dopo la rimonta rossoblù) ed un minuto dopo (18′ st) l’avvicendamento con David Lopez. Un bel turbinio non c’è che dire, parte integrante di un secondo tempo rocambolesco. Ma, a ragionarci su, c’è sempre da considerare che queste cose non accadono poi così di rado quando ci si imbatte nelle squadre allenate da Zeman.
DELUSIONE. Quella generalizzata, quella levatasi dagli spalti a fine gara, quella del tecnico e dei calciatori. Anche quella di Inler. «E’ stata una partita incredibile, siamo tutti delusi» ecco il Gogi-pensiero subito dopo il match in mix zone alle varie radio ed emittenti. «La delusione è tanta, perché avevamo la gara in pugno e invece abbiamo regalato altri due punti». E’ tornato quel Napoli distratto, ma anche sprecone, quello che ha lasciato già tanti punti per strada. Lui ci ha messo applicazione, grinta, è arrivato anche il primo gol stagionale (e che gol), ma per come sono andate le cose non gli riesce di gioire. Anzi. «Siamo molto arrabbiati. Non mi resta che dire che dobbiamo per forza di cose guardare avanti e migliorare su tutto. Dopo il mio gol potevamo ripeterci subito e il match sarebbe cambiato. Ma in serie A, s’è visto, tutto può cambiare nel giro di pochi minuti. Bisogna stare sempre in guardia, sempre concentrati sino all’ultimo secondo, soprattutto in difesa». Ecco la sua chiave di lettura: «Il Cagliari ci ha pressato tantissimo, soprattutto a centrocampo e così abbiamo cercato con insistenza il contropiede. Oppure provando a sorprenderli sulle corsie. Alla fine non è servito a molto, siamo stati raggiunti. Benitez? E’ deluso e arrabbiato come noi. Oltre ai cali di attenzione, sprechiamo molte occasioni e questo non deve succedere».
GLI AVVERSARI. «Il Cagliari in definitiva ha giocato bene, ha fatto la sua partita con convinzione, anche se per mezz’ora siamo stati padroni del campo. Dovevamo chiudere allora la gara e invece non lo abbiamo fatto: se si segnano due gol di seguito capita che mentalmente si molli un po’. Anche questo è un grave errore da non ripetere, perché alla fine certe cose si pagano». Un leggero sorriso quando gli si accenna al gol e l’esultanza. «Con De Guzman? E’ un ballo che facciamo, non so come si chiami, ma mi informerò e poi ve lo dico». Quadretto generale senza dubbio un po’ nero, a maggior ragione se le prime due allungano: «Juve e Roma stanno giocando bene, ma ci sono ancora molte partite da disputare, e il nostro pensiero dovrà essere sempre positivo. Dobbiamo provare a vincere la prossima». Si va a Genova, sul campo della Sampdoria.
Fonte: Corriere dello Sport
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