E venne il loro giorno: che comincia presto, quando siamo appena entrati nel diciassette di luglio. Le otto dopo la mezzanotte, il Napoli sta già (ovviamente) dormendo ma Valon Behrami e Alessandro Gamberini sono sveglissimi, con l’adrenalina che provvede a tenere gli occhi spalancati e una fame da matti da esorcizzare seriamente: finite le visite mediche, apposte le firme sui contratti, subito a Fiumicino per volare su Verona e poi di qua, in auto assieme a Riccardo Bigon, il diesse, e ad Alfonso De Nicola, il medico sociale, che li guidano sino a Dimaro. Si fa in fretta ad allestire una cenetta per quattro, una cosina leggera, perché al mattino bisognerà cominciare la propria stagione partenopea: alle nove, lo svizzero e il centrale difensivo sono al campo; Behrami è stato accolto innanzitutto da Inler e da Dzemaili; Gamberini è stato presentato da Mazzarri.
DI CORSA – La preparazione, per loro, è al primo atto: dunque, si parte con il fondo, con la palestra, poi con qualche esercitazione tattica. Ma si sente nell’aria che c’è voglia di loro, dei loro pensieri sparsi, delle prime sensazioni da neo-acquisti: appuntamento al pomeriggio, quando ci sarà la partitina, che non è un fatto loro, ma verrà anche tanta gente, affamata di frasi (anche) ad effetto. Intanto, è già fatica vera; e poi, il contatto con l’ambiente provvede e disegnare gli orizzonti e a spiegare in che contesto la coppia finirà per ritrovarsi.
CHE EMOZIONE! – Le cinque del pomeriggio, per dirla (quasi) come gli spagnoli, quando i due rinforzi arrivati da Firenze vanno a prendersi gli applausi dei duemila che stanno in tribuna, attendo il fischio d’inizio della prima amichevole e qualche considerazione dei calciatori. Parla Behrami e lo fa con umiltà: «E’ una grandissima emozione essere qui, perché entro a far parte di un gruppo di assoluto valore. So di essere in una grande società, che ha un tifoseria enorme e passionale alle spalle. Mi sento orgoglioso per essere riuscito ad arrivare nel Napoli ma sono consapevole che ora comincia la parte più difficile: spetterà a me dimostrare sul campo di meritare questa maglia e sono intenzionato a riuscirci». Siparietto estemporaneo, il coro della gente nei confronti della rivale di sempre, la Juventus, assecondato da un Behrami che saltella.
PASSO DI GAMBERINI – Catapultato nella sua nuova dimensione, Gamberini si guarda intorno e sembra incredulo: Napoli è ovunque e Dimaro non fa eccezione. «Ringrazio la società e il tecnico per la fiducia che hanno avuto in me e voi sostenitori per l’affetto che già ci state dando, sin da questi primi passi in maglia azzurra. Sono felicissimo di poter entrare a far parte di questa grande famiglia».
DOLCE EVASIONE – Il primo stop è per stamattina (niente allenamento, mezza giornata di libertà assoluta) però la seconda divagazione il Napoli se l’è concessa ieri sera, uscendo a cena (tutti insieme, appassionatamente) per deliziarsi con pizza (rigorosamente con impasto partenopeo). L’occasione è statao fornita dal doppio compleanno, quello di Britos e dell’addetto stampa Baldari, che hanno convocato calciatori, staff tecnico e medico a «la Spleuza», ristorante a due chilometri dall’albergo che ospita gli azzurri, ch’è di proprietà un puteolano. C’è scappata persino la torta.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.F.
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