Inibizione per 18 mesi ed ammenda di 5.000 euro per l’ex presidente del Comitato Regionale della Federcalcio campana Vincenzo Pastore. La decisione è stata adottata dalla Sezione disciplinare del Tribunale Federale nazionale presieduto dal presidente di sezione del Tar Lazio, il magistrato amministrativo Cesare Mastrocola e composto dagli avvocati Paolo Clarizia, Fabio Micali, Marco Santaroni e Sergio Quirino Valente. Nella sua qualità di presidente del Comitato regionale campano, Vincenzo Pastore era stato deferito per la violazione dei principi di lealtà, correttezza e probità relativamente alla gestione organizzativa ed amministrativa del Comitato da lui presieduto. Deferimenti scattati per diverse questioni amministrative riguardanti le multe da corrispondere alla Disciplinare, la ristrutturazione di alcuni impianti, la restituzione di importi ad alcune società. Nel dispositivo si legge che l’ex presidente Pastore ha tentato di difendere il proprio operato ma, secondo il Tribunale Federale «è sempre stato piuttosto vago in merito ad alcune specifiche domande, riferendo addirittura di non essere mai stato a conoscenza dei fatti oggetto della materia contabile, in quanto estranea alle proprie competenze». Per il Tribunale le condotte imputabili all’ex presidente del C.R. Campania «hanno gravemente compromesso la regolare attività del Comitato Regionale Campania e hanno in effetti leso ed arrecato grave pregiudizio al buon nome ed all’immagine del movimento calcistico campano». Il Comitato Regionale Campano è commissariato da un anno ed è attualmente retto dal presidente del Coni Regionale Cosimo Sibilia.
Fonte: Il Mattino
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