ROSATI 6 – E’ sereno, è sicuro e trasmette sicurezza.
GRAVA 6 – Dalla C alla Champions e alla standing ovation per il saluto finale: vale il passato, non la disattenzione sullo 0-1.
INSIGNE (11’ st) 6,5 – Sposta l’inerzia, fa diventar matti gli esterni e poi alimenta il sorpasso. Delizioso.
CANNAVARO 6 – A tre o a quattro, cos’importa. Stavolta con sofferenza, ma sempre autorevole.
ROLANDO 6 – Si diverte di più nella ripresa, usa l’esperienza.
MESTO 6 – Scarabocchia un po’ e però non cede mai il passo.
DZEMAILI 6 – E’ entrato nel ruolo del «cecchino», qualche pausa ma anche solida cerniera.
INLER 6 – L’avvio è incoraggiante, la ripresa è da cancellare: la sufficienza è per la generosità.
ARMERO 6 – Il caldo gli toglie energia ma non inaridisce la voglia matta di andare.
EL KADDOURI 6,5 – E’ la sorpresa del giorno: gioca pulito e quando gli riesce un tocco e via, mette Cavani davanti a Pegolo.
CALAIO’ 6 – Una voléee per el matador e il sostegno ai meccanismi offensivi con ostinazione.
HAMSIK (18’ st) 7 – Dategli un pallone vi cambierà le partite.
CAVANI 7 – Una traversa, un palo, due gol mancati e poi siamo a centotré. Un prodigio della natura.
MAZZARRI (all.) 7 – La vince mischiandola a più riprese. I fatti che prevalgono sull’estetica.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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