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Inghilterra amara: una vittoria, sette gol

Nelle partite ufficiali il Napoli ha battuto solo lo Swindon Town nell’Anglo-italiano del 1970

Alla ricerca di un gol che potrebbe voler dire passaggio ai quarti di finale della Champions League. Cinque gli uomini d’oro nella storia del Napoli che hanno avuto la soddisfazione di segnare in Inghilterra. Uno di loro, Paolo Barison, ne ha messi a segno addirittura tre. Hamrin, Bianchi, Cavani e Lavezzi gli altri goleador in sette gare con cinque sconfitte, una vittoria e un pareggio, sette gol fatti e quindici subiti.
L’attaccante di Vittorio Veneto, tragicamente scomparso in un incidente d’auto nel quale rimase coinvolto anche l’ex allenatore Luigi Radice, segnò due gol sul campo dello Sheffield Wednesday, nel primo turno della Coppa Anglo-italiana del 1970. Si giocava ad Hillsborough. Il Napoli perse 4-3 e l’altra rete fu messa a segno da Ottavio Bianchi, che in azzurro è stato protagonista nel corso degli anni in tre vesti diverse: calciatore, allenatore del primo scudetto e dirigente. La terza rete di Barison allo Swindon Town, sempre nella medesima competizione in quella che finora resta come l’unica vittoria azzurra in sette gare ufficiali ottenuta dal Napoli in terra d’Inghilterra.
Era il Napoli di Panzanato, Bianchi, Montefusco, Improta, Hamrin. Prima di quelle due magiche partite del 1970, soltanto sconfitte: nel 1967 finì 3-0 in favore del Burnley e nel 1968 2-0 dal Leeds. Contro il Burnley, prima sfida ufficiale con una formazione inglese (ottavi di finale di Coppa delle Fiere) Sivori non aveva voluto giocare in Inghilterra per una impuntatura, proclamò che la sua disponibilità avrebbe permesso al Napoli di ribaltare il risultato. A Napoli sullo 0-0, l’argentino senza incidere sul risultato, si abbandonò ad ogni nefandezza provocando anche l’incivile reazione del pubblico per gli incidenti che caratterizzarono la partita. Poi il 2-0 subito dal Leeds andata dei sedicesimi di Coppa delle Fiere. Doppietta di Jack Charlton, fratello del più famoso Bobby. Nel ritorno al San Paolo il Napoli ebbe un rigore a favore a pochi minuti dalla fine, che lo avrebbe portato ai supplementari. I rigoristi scelti non se la sentirono di tirare quel penalty decisivo. Capitan Juliano si impossessò del pallone, lo mise sul dischetto, e tra il tripudio generale, lo trasformò in rete. Il sorteggio però non fu amico e agli ottavi passarono gli inglesi.
Nel 1976 ancora a bocca asciutta, questa volta contro il Southampton (1-0) nella coppa di Lega Italo-inglese che il Napoli avrebbe conquistato vincendo al ritorno 4-0.
Il resto è storia recente con il gol di Lavezzi, che nella scorsa stagione in Europa League ha illuso il Napoli ad Anfield Road contro il Liverpool (3-1 per i reds il finale) e quello di Cavani nell’esordio in Champions a Manchester contro il City di Roberto Mancini. C’è da raccontare, però, anche di un gol pesante, quello di Quagliarella che ha permesso al Napoli di violare in amichevole il campo del West Ham nell’agosto del 2009. D’accordo, non si trattava di un match ufficiale ma comunque regalò al Napoli un trofeo. Prendiamolo di buon auspicio per la partita più importante.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

 

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