L’edizione odierna de “Il Mattino” tratta dell’abbandono del ritiro della Nazionale italia da parte di Lorenzo Insigne intervistando il professore Bruno Violante, ortopedico specialista in chirurgia ricostruttiva del ginocchio, il quale è stato lo specialista di fiducia del Napoli per molti anni.
Quanto c’è da preoccuparsi per Insigne?
“Non è facile dirlo a distanza e il ragazzo è seguito non bene ma molto di più. Premesso questo, un versamento mi preoccupa sempre poco, perchè di solito i liquidi non si aspirano: si procede solo se sono grossi. Poi dipende dal tipo di versamento, che potrebbe esser di natura meniscale, cartilaginea o legamentosa”
La situazione è da monitorare giorno dopo giorno?
“E’ chiaro che in un giocatore che ha subito un grave infortunio al ginocchio si tiene conto del versamento se l’arto è stato colpito da alcune contusioni. Se il liquido aspirato è chiaro, deriva probabilmente da sovraccarico articolare. Se, come ovviamente non mi auguro, avesse caratteristiche ematiche rimanderebbe a cose più serie”
In questi casi come sarebbe il caso di procedere?
“In una situazione del genere la cosa positiva è che stia a riposo e che possa giocarsi tutte le carte riabilitative con lo staff medico. Se si aspira il liquido pochi giorni prima di una partita è assolutamente normale che salti gli allenamenti e la vicina partita. Già con la Fiorentina salterà come un gatto”
I piccoli fastidi che sta avendo il calciatore possono essere dipendenti da un recupero a tempi di record dall’intervento al legamento crociato?
“Non credo affatto che il ginocchio operato abbia avuto problemi, ha avuto performance eccellenti che hanno confermato un recupero veloce e ottimo. Qualche disturbo al collaterale può fare capolino, nel suo caso c’è stato qualche trauma che lo ha evidenziato: un trauma compressivo-distorsivo con la Juve e da estensione, per l’esultanza, con il Milan, almeno è quello che a distanza ho notato io”
I tifosi possono stare tranquilli, dunque?
“Nel caso dei legamenti siamo nel campo delle “nebbie”. Dalla frattura si guarisce in modo netto, invece. Nel caso di Insigne si parte pure dal concetto che lui, essendo un giocatore di tecnica più che di potenza, riesce a gestire meglio le articolazioni rispetto a Van Basten o a uno Strootman, giocatori di stazza”
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